Gli aiuti militari che la Germania fornisce all’Ucraina “faranno la differenza” per il Paese impegnato a respingere l’invasione russa. È quanto affermato dal generale di brigata dell’esercito tedesco Christian Freuding, direttore dell’Unità speciale per l’Ucraina del ministero della Difesa di Berlino.
Nel corso di un’intervista che ha rilasciato all’emittente radiotelevisiva “Ard”, Freuding ha confermato che, entro la fine di marzo, la Germania consegnerà all’ex repubblica sovietica carri armati Leopard 2 e mezzi corazzati da combattimento per fanteria Marder. Per il generale, questi aiuti consentiranno alle forze armate ucraine di “riprendere l’iniziativa”. Inoltre, il sostegno tedesco, a cui si aggiungono le munizioni, avrà un “effetto notevole” insieme agli impegni assunti da altri Stati occidentali a favore del Paese aggredito dalla Russia. Questi equipaggiamenti “faranno la differenza” per l’esercito di Kiev, ha evidenziato Freuding. Secondo il generale, la controffensiva ucraina “non potrà iniziare alle 8:00 del mattino del 2 aprile”, perché un simile passo deve essere ben ponderato e i nuovi sistemi d’arma occidentali devono prima entrare in servizio nell’esercito dell’ex repubblica sovietica. Freuding ha quindi osservato: “Non ci aspettiamo un’iniziativa da parte degli ucraini nei prossimi giorni, ma nei prossimi mesi”.
In merito al personale ucraino addestrato in Germania all’impiego dei Leopard 2 e dei Marder, il generale ha affermato che, dopo una formazione intensiva di sei settimane, “non bisogna aspettarsi miracoli”. Allo stesso tempo, Freuding ha messo in guardia dal sottovalutare la Russia, in termini sia di effettivi sia di armi e materiali. Il Paese aggressore ha, infatti, un “enorme potenziale di mobilitazione”. A ogni modo, quando gli è stato chiesto se l’Ucraina vincerà la guerra, il generale ha risposto inequivocabilmente “sì”. Con riguardo alla possibilità che la Germania fornisca dei caccia all’ex repubblica sovietica, Freuding ha dichiarato: “Al momento, la questione non si pone per noi”. Il generale ha, infine, sottolineato come il presidente russo Vladimir Putin conti di resistere più a lungo nella guerra che ha mosso all’Ucraina di quanto possa durare il sostegno occidentale al Paese aggredito e ha evidenziato: “Ora è il momento di confutarlo, ed è quello che tutti siamo chiamati a fare”.
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