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Il Copasir incontra le fondazioni Usa, il ruolo dei think tank per contrastare i regimi autocratici

La visita del Copasir negli Stati Uniti ha rappresentato un’occasione di confronto non solo a livello istituzionale, con incontri al dipartimento di Stato, al Pentagono e con le commissioni omologhe al Senato e alla Camera dei rappresentanti

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La visita del Copasir negli Stati Uniti ha rappresentato un’occasione di confronto non solo a livello istituzionale, con incontri al dipartimento di Stato, al Pentagono e con le commissioni omologhe al Senato e alla Camera dei rappresentanti. I componenti del Comitato hanno anche avviato una approfondita interlocuzione con quattro think tank statunitensi, nella consapevolezza di quanto l’attività di analisi e ricerca svolta da queste realtà sia importante per aumentare la resilienza dell’opinione pubblica di fronte alle attività di regimi autocratici come Russia e Cina. I quattro giorni della visita, infatti, hanno visto incontri con altrettante fondazioni: il German Marshall Fund, l’American Enterprise Institute, il Center for American Progress e l’International Republican Institute, fondazione storicamente presieduta dal senatore John McCain (fino al 2018) e gemellata con la Fondazione Farefuturo presieduta dal senatore Adolfo Urso, presidente del Copasir. In una dichiarazione ad “Agenzia Nova” a margine della visita, Urso ha sottolineato il “ruolo decisivo” che i think tank possono svolgere per “aumentare la consapevolezza e la resilienza delle società occidentali nei confronti della macchina della disinformazione di regimi come Russia e Cina”.


Un tema, quello del confronto tra sistemi autocratici e democrazie occidentali, che è stato al centro dei recenti incontri con le fondazioni. “È fondamentale sviluppare la conoscenza su quali siano le mire e gli strumenti dei sistemi autocratici per alzare le nostre difese, preservando i valori fondamentali della libertà di informazione e del pluralismo nelle nostre democrazie da ogni ingerenza esterna”, ha aggiunto Urso, sottolineando quanto sia importante, in una condizione di “guerra ibrida permanente” come quella che stiamo vivendo, promuovere una rafforzata alleanza tra le democrazie occidentali, in contrasto alle attività di sistemi autocratici che sono alla costante attenzione del Copasir. Una prospettiva, quella di una maggiore solidarietà tra le democrazie occidentali, che spesso ha rappresentato proprio la base per la costituzione di think tank e fondazioni: è il caso, ad esempio, del German Marshall Fund, che traendo ispirazione dal Piano Marshall del secondo dopoguerra ha nella sua missione il rafforzamento della cooperazione euroatlantica.

“Mi auguro che ci sia una migliore collaborazione tra le nostre fondazioni, per mettere insieme esperienze diverse ma complementari, magari al fine di realizzare proprio degli strumenti comuni: la battaglia della libertà si vince con il diritto alla conoscenza”, ha affermato Urso, aggiungendo che durante gli incontri degli ultimi giorni si è discusso anche di come portare nella realtà italiana quanto le fondazioni stanno facendo negli Stati Uniti, sensibilizzando l’opinione pubblica su determinate tematiche in materia di sicurezza. Un punto, quest’ultimo, ribadito anche dal senatore della Lega Paolo Arrigoni, componente del Copasir, sentito da “Agenzia Nova” a margine della visita. “La disinformazione e l’ingerenza straniera hanno rappresentato uno dei principali temi di discussione in tutti gli incontri avuti con le fondazioni, e non solo, durante la missione del Comitato: le fondazioni, che, lo ricordo, esercitano la loro attività negli Stati Uniti solo grazie a finanziamenti privati, sono trasversalmente impegnate da molti anni a contrastare la propaganda e la disinformazione di Russia, Cina e altri attori statuali che tipicamente agiscono su questioni divisive tra l’opinione pubblica, al fine di amplificare la differenza di opinioni”, ha detto, aggiungendo che i think tank hanno sviluppo strumenti per raccogliere dati e fare analisi, con l’obiettivo di individuare “fake news” e sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi.

Durante gli incontri con le fondazioni, ha continuato Arrigoni, si è avuta la “piena consapevolezza che il tema centrale per entrambi i nostri Paesi è la sicurezza nazionale: si sono registrate disponibilità a collaborare, confrontare le azioni, per mettere a fattore comune le esperienze e contrastare al meglio questo fenomeno”. La disinformazione, ha aggiunto, rappresenta una minaccia concreta alla “compattezza dell’Alleanza atlantica che, anche alla luce della guerra in Ucraina, ma non solo, deve assolutamente rimanere salda”. Particolare attenzione, infine, è stata posta nei confronti dell’espansionismo economico e militare della Cina che, come ribadito dallo stesso Urso ad un evento organizzato martedì 14 giugno dall’American Enterprise Institute, è oggi nella condizione di poter diventare l’unica superpotenza a livello globale. “Un pericolo tanto più grave considerando che il presidente Xi Jinping ha modificato la Costituzione, abolendo il limite di due mandati presidenziali e riuscendo così a prendere il sopravvento sul Partito comunista cinese”, ha detto il presidente del Copasir all’evento, denominato “Defending western economies against chinese unfair practices”.

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