Il governo del Cile ha nominato il socialista Jaime Gazmuri ambasciatore in Venezuela, posizione rimasta vacante dal 2018. Già ambasciatore in Brasile tra il 2014 e il 2018, Gazmuri avrà il compito di normalizzare le relazioni diplomatiche, che hanno risentito delle aperte critiche del presidente cileno Gariel Boric alle violazioni dei diritti umani in Venezuela. Da cinque anni, il Cile aveva a Caracas un incaricato d’affari mentre il Venezuela ha mantenuto il suo ambasciatore a Santiago.
“Sebbene abbiamo sempre intrattenuto relazioni diplomatiche con il Venezuela, riteniamo che sia un momento opportuno per normalizzare le relazioni al più alto livello, cioè nominando un ambasciatore in quel Paese. Questo, con l’obiettivo di rafforzare il lavoro bilaterale che abbiamo continuato a svolgere in questo periodo”, ha dichiarato al quotidiano spagnolo “El Pais” il ministro degli Esteri cileno Alberto van Klaveren. Boric è il leader di sinistra che più ha preso le distanze dal governo di Nicolas Maduro in America Latina.
Tuttavia, una serie di questioni contingenti, tra cui la crisi dei migranti venezuelani al confine tra Cile e Perù, ha portato le autorità di Santiago a intensificare il dialogo con Caracas. “C’è una crisi migratoria che colpisce diversi Paesi e, ovviamente, è necessaria una cooperazione molto maggiore di quella attuale”, ha dichiarato il ministro degli Esteri cileno in una recente intervista alla stampa. Il Cile è solo l’ultimo dei Paesi della regione a normalizzare le relazioni diplomatiche con il Venezuela, dopo Colombia e Brasile.
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