La fornitura di aerei da combattimento di quarta generazione F-16 alle forze armate ucraine non segnerà una svolta nell’equilibrio delle forze tra quel Paese e la Russia. Lo ha dichiarato il capo dello stato maggiore congiunto delle Forze armate Usa, Mark Milley, commentando la decisione degli Stati Uniti di appoggiare la fornitura dei velivoli all’Ucraina da parte del Regno Unito e di alcuni Paesi europei. Gli F-16 non sono “un’arma magica”, e necessitano di un ingente investimento economico, anche sul piano logistico, ha spiegato il generale, ricordando che “la Russia ha un migliaio di aerei da combattimento di quarta generazione”.
Milley, che ha tenuto una conferenza stampa al Pentagono dopo un incontro virtuale con il Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, ha spiegato che “per contendere lo spazio aereo alla Russia, sarebbe necessaria una gran quantità di velivoli di quarta e quinta generazione. Analizzando la curva dei costi, la cosa più intelligente da fare era esattamente quella che abbiamo fatto, ovvero fornire una quantità significativa di sistemi di difesa aerea integrata per coprire il campo di battaglia e negare lo spazio aereo alla Russia”. Milley ha inoltre avvertito che fornire e mantenere gli F-16 avrà un costo ingente: “Dieci F-16 (costano) un miliardo di dollari, e il costo di manutenzione è un altro miliardo di dollari. Stiamo parlando di due miliardi di dollari per 10 aeroplani”, ha spiegato il generale, sottolineando che se gli Usa avessero inviato a Kiev aerei da combattimento, avrebbero rapidamente esaurito i fondi a loro disposizione senza garantire all’Ucraina capacità di combattimento davvero significative. “Non esistono armi magiche in guerra, gli F-16 non lo sono e non lo è nient’altro”, ha concluso il generale.
Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram