L’incontro con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “è andato molto bene. Abbiamo esposto le nostre problematiche, abbiamo raccontato la nostra storia, semplicemente la nostra storia, il paradosso di questa giustizia”. Lo ha dichiarato Gianluca Tanda, uno dei familiari delle vittime della tragedia di Rigopiano, lasciando palazzo Chigi dopo l’incontro con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Ovviamente – ha proseguito – lei non può intervenire in merito ma abbiamo fatto delle proposte, anche a livello nazionale, del Comitato nazionale di cui facciamo parte. Una su tutte, una Procura a livello nazionale che si occupa delle grandi stragi italiane, che si muove dove c’è una strage proprio per evitare questo”. “Abbiamo provato a immaginare un Paese senza stragi, si può fare, si possono iniziare a fare i primi passi”, ha aggiunto. “Il presidente non ha preso nessun impegno, ha detto che sarà attenta alla nostra situazione, ascolterà le nostre richieste, che noi adesso scriveremo e le invieremo”, ha concluso.
Il mese scorso è arrivata la sentenza di primo grado del Tribunale di Pescara, che ha deciso cinque condanne e 25 assoluzioni per la tragedia dell’Hotel di Farindola, che fu travolto e distrutto da una valanga il 18 gennaio del 2017, provocando la morte di 29 persone.
Dopo l’incontro, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha commentato: “Il presidente del Consiglio ha mostrato la sua tipica umanità anche in questa occasione. Ma d’altronde è difficile non commuoversi quando vedi vedovi che ti scrivono una lettera o mamme che non riescono a capacitarsi della perdita dei propri figli. È chiaro – ha aggiunto – che sono incontri molto toccanti”.
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