Il governo della Germania entrerà in Thyssenkrupp Marine Systems (Tkms), acquisendo una quota di minoranza nel comparto navale per la difesa del conglomerato industriale tedesco Thyssenkrupp. È quanto il quotidiano “Handelsblatt” afferma di aver appreso da “diverse fonti informate” dell’operazione. Da tempo, Thyssenkrupp intende cedere Tkms. Ora, un investitore finanziario dovrebbe rilevare una quota di maggioranza nell’azienda, mentre l’esecutivo federale acquisterebbe una partecipazione minoritaria. A sua volta, Thyssenkrupp intenderebbe rimanere nella sua divisione che produce navi da guerra e sottomarini, ma soltanto con una quota di minoranza. L’ingresso dell’investitore finanziario è inteso come “una soluzione temporanea”. In futuro, sono possibili per Tkms un’offerta pubblica inziiale e una fusione con Luerssen, società di cantieristica navale con sede a Brema. Secondo “Handelsblatt”, il fondo di investimento statunitense Carlyle è considerato “il più probabile acquirente della quota di maggioranza” in Tkms. Tuttavia, Thyssenkrupp ha tenuto colloqui anche con le società per gli investimenti Kkr (Usa), Advent (Usa) e Triton (Germania-Svezia).
Mentre i contatti con gli investitori finanziari sono in corso,Thyssen-Krupp avrebbe negoziato con il governo federale i principi fondamentali per l’ingresso dello Stato tedesco in Tkms. Si tratterebbe di una quota “pari o superiore al 20 per cento”, acquisita attraverso l’Istituto di credito per la ricostruzione (Kfw), la banca statale della Germania. Tuttavia, le decisioni definitive non sono ancora state assunte. Dalle parti coinvolte non sono giunti commenti in merito alle indiscrezioni di “Handelsblatt”. Nella giornata di oggi, i ministri della Difesa di Germania e Norvegia, Boris Pistorius e Bjoern Arild Gram, visiteranno la sede centrale di Tkms a Kiel, accompagnati dall’amministratore delegato della società Oliver Burkhard e da quello di Thyssenkrupp, Miguel Angel Lopez Borrego. La visita segna l’avvio ufficiale della produzione dei sottomarini 212CD, con Germania e Norvegia che acquisteranno da Tkms sei unità in totale. Con un valore di 5,5 miliardi di euro, i due ordini sono i più grandi che l’azienda abbia mai ricevuto.
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