Italia e Germania sono Paesi partner accomunati dall’appartenenza all’Unione europea e alla Nato per garantire un futuro di sicurezza e prosperità al mondo occidentale. Questo uno dei passaggi fondamentali concordati dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nell’incontro avuto oggi con l’omologa tedesca, Annegret Kramp-Karrenbauer, a Berlino. Un colloquio bilaterale che ha trattato diversi dossier internazionali, come la situazione in Afghanistan, gli sviluppi legati alla Libia, la missione della Nato in Iraq e lo stesso partenariato tra i due Paesi. È stato lo stesso Guerini a chiarire che la politica di difesa dell’Italia “muove dal principio che Nato, Unione europea e Nazioni Unite, sono i pilastri del sistema multilaterale, indispensabile per assicurare al Paese la necessaria cornice di sicurezza”. Il ministro ha quindi ricordato, nel corso di una conferenza stampa congiunta con l’omologa tedesca, che durante l’ultima riunione dei responsabili della Difesa dell’Alleanza sono stati affrontati “temi fondamentali” per il futuro dell’organizzazione e le proposte della Nato per il 2030.
Il titolare della Difesa ha spiegato che l’Italia assicurerà il suo contributo al processo di integrazione della Difesa europea, che non può prescindere da una crescente e costruttiva cooperazione tra le Forze armate italiane e tedesche e “tra le rispettive industrie della difesa”. Rivolgendosi a Kramp-Karrenbauer, Guerini ha rimarcato “la necessità di affrontare le sfide comuni per la difesa e la sicurezza contribuiranno a determinare sempre nuovi ambiti di collaborazione tra le nostre Forze armate”. Secondo il ministro della Difesa, “l’aspirazione a una crescente integrazione politica dell’Europa rappresenta una direttrice strategica” di cui Italia e Germania sono “convinti sostenitori”. Guerini ha quindi ribadito la disponibilità e la prontezza dell’Italia nell’assumere il comando della missione della Nato in Iraq. Si tratta, secondo il ministro, di “un Paese di fondamentale importanza per la stabilità del Medio Oriente” evidenziando come la recente visita di Papa Francesco nel Paese “riapra la speranza di un processo di pacificazione in una terra martoriata da conflitti interni ed influenze esterne”.
Sulla Libia i due ministri ha condiviso l’importanza del processo di stabilizzazione e accolto con favore “l’insediamento del nuovo Governo di unità nazionale” nel Paese. “L’Italia intende continuare a rafforzare l’attività di cooperazione tecnico-militare con il ministero della Difesa libico, con cui lo scorso dicembre ho siglato un accordo tecnico”, ha aggiunto Guerini spiegando che questa si concentrerà sulla formazione e l’addestramento delle forze libiche. Inoltre, l’Italia continuerà a garantire alla Libia il sostegno che sta fornendo “per le attività di sminamento umanitario”. Secondo Guerini, infine, Italia e Germania ritengono “fondamentale, il ruolo della missione Irini, a guida italiana, manifestazione operativa dell’impegno Ue” in Libia. Mentre sul Sahel, Italia e Germania concordano che si tratta di una regione di “assoluta priorità strategica per la sicurezza dell’Europa”. Le Forze armate italiane sono “impegnate nel rafforzamento delle capacità delle forze di sicurezza in Mali, in Burkina Faso e in Niger, dove dal 2018 opera la nostra missione bilaterale Misin”, ha ricordato Guerini.
Sul dossier afgano, il ministro ha rivendicato il ruolo “centrale” che hanno assunto sia Italia che Germania nell’ambito della missione della Nato in Afghanistan “Resolute Support”. La prosecuzione di questo impegno dovrà tener conto, ha avvertito Guerini, “sia dell’apprezzamento delle autorità e del popolo afghano per ciò che abbiamo fatto in questi anni, sia della loro preoccupazione per il rischio di vanificare tutti i progressi fin qui fatti, qualora decidessimo di andare via in assenza di una soddisfacente maturazione del processo politico interno”. Da parte sua, Kramp-Karrenbauer ha dichiarato che L’Italia è un partner importante per la Germania, “specialmente con riguardo alla sfide al sud dell’Europa”. Inoltre la titolare della Difesa tedesca ha proseguito elogiando la collaborazione “stretta e positiva nella politica della difesa” tra i due Paesi, “che si tratti della Bussola strategica della Nato, delle operazioni in Afghanistan, nel Sahel, in Iraq e della Forza di interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil)”.
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