Google scopre una rete di propaganda filo-cinese: oltre 50 mila contenuti pubblicati su YouTube

Il gruppo denominato Dragonbridge nascondeva dietro video di animali e cucina messaggi politicizzati per gli utenti di lingua cinese in cui criticava le proteste anti-governative a Hong Kong

Il colosso statunitense Google ha reso noto di aver scoperto una rete di propaganda filo-cinese che nel corso del 2022 ha cercato di pubblicare sulla piattaforma YouTube almeno 50 mila contenuti, tutti con l’obiettivo d’influenzare il dibattito su temi quali la guerra in Ucraina, le proteste a Hong Kong e la questione di Taiwan. Lo ha reso noto sul suo blog il Gruppo di analisi delle minacce, la squadra di Google che si occupa di rilevare e di respingere possibili attacchi da parte di gruppi sostenuti da governi.

La rete, denominata Dragonbridge, pubblicava soprattutto video “spam”, riguardanti ad esempio animali, cucina e sport, ma occasionalmente tentava di promuovere messaggi politicizzati per gli utenti di lunga cinese, criticando le proteste anti-governative a Hong Kong, sostenendo l’ipotesi della “unificazione armata” con Taiwan ed elogiando la risposta alla pandemia di Covid-19 da parte delle autorità di Pechino. Secondo i ricercatori di Google, Dragonbridge rispondeva anche agli impulsi degli sviluppi geopolitici che si sono susseguiti nel corso dell’anno.

In occasione della visita a Taipei dell’allora presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi, ad esempio, il gruppo ha intensificato il numero e ha alzato i toni dei messaggi su Taiwan. Alcuni di questi video mostravano immagini dell’esercito cinese e invitavano la presidente taiwanese, Tsai Ing-wen, ad “arrendersi”. In autunno, dopo la legge firmata dal presidente Usa Joe Biden per colpire il settore cinese dei semiconduttori, Dragonbridge ha pubblicato contenuti nei quali il provvedimento veniva definito “ingiusto” e “anticoncorrenziale”. Non sono mancati video nei quali gli Stati Uniti erano attaccati per il sostegno militare all’Ucraina e accusati di aver fomentato le proteste in Cina contro le restrizioni anti-Covid. Secondo Google, tuttavia, i contenuti di Dragonbridge non hanno mai raggiunto un numero significativo di utenti. Su 53.177 canali rimossi da YouTube nel 2022, il 58 per cento non aveva alcun iscritto. Circa il 42 per cento dei video non era stato vista da alcun utente, mentre l’83 per cento si fermava a 100 visualizzazioni.

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