La banca d’investimento Goldman Sachs prevede un anno difficilissimo per il mercato immobiliare degli Stati Uniti, che secondo il colosso finanziario potrebbe subire in alcune città un collasso paragonabile a quello che precedette la crisi globale del 2008. In una nota inviata ai clienti e ottenuta dal quotidiano “New York Post”, Goldman Sachs rileva gravi segnali di surriscaldamento dei mercati immobiliari a San Jose e San Diego, in California, e ad Austin e Phoenix, nel Texas.
La banca ritiene inoltre che i tassi di interesse rimarranno elevati più di quanto previsto in precedenza: nella nota, Goldman Sachs anticipa un tasso ipotecario fisso a 30 anni del 6,5 per cento alla fine del 2023. A settembre dello scorso anno il tasso ipotecario medio a lungo termine negli Stati Uniti ha superato il 6 per cento per la prima volta dalla crisi del credito del 2008.
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