L’inflazione di fondo del Giappone ha registrato un aumento del 3,1 per cento ad agosto, mantenendo un tasso invariato rispetto allo stesso mese dello scorso anno. L’indice di fondo dei prezzi al consumo, che esclude dal computo gli alimenti freschi, si è mantenuto al di sopra della soglia obiettivo del 2 per cento definita dalla banca centrale per il 17mo mese consecutivo, secondo i dati pubblicati oggi dal ministero degli Affari interni e delle comunicazioni. Il prezzo delle merci è aumentato del 4,2 per cento, e quello dei generi alimentari, in particolare, cresce a tassi superi all’8 per cento da aprile: prodotti ittici, latticini e uova, in particolare, registrato rincari a doppia cifra. I salari reali, di contro, sono in calo da 16 mesi consecutivi, con un deficit medio dell’1,8 per cento rispetto al tasso di incremento dell’inflazione. In questo contesto, il governo ha deciso di prorogare sino a dicembre i sussidi energetici.
Il primo ministro del Giappone Fumio Kishida, a New York per la 78ma sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato che il governo presenterà all’inizio della prossima settimana i pilastri di un nuovo piano di stimolo economico, che secondo quanto anticipato dal premier saranno “drastici” e serviranno a ricollocare la terza economia mondiale in un percorso di crescita sostenibile. Kishida ha spiegato che le misure allo studio del governo includeranno una risposta all’inflazione dei prezzi al consumo, la promozione della crescita di salari e investimenti e la mitigazione degli effetti del declino demografico. Il capo del governo ha aggiunto che la maggioranza punta a finalizzare la definizione delle misure nel mese di ottobre, per poi presentare al parlamento una manovra di bilancio che finanzi gli interventi di stimolo.
“Sotto la nuova amministrazione faremo fronte a questioni che non possono più essere rinviate”, ha detto Kishida riferendosi al vasto rimpasto dell’esecutivo effettuato dal premier la scorsa settimana. Secondo i dati forniti dal governo giapponese, la terza economia mondiale è cresciuta ad un tasso destagionalizzato del 4,8 per cento tra aprile e giugno, un dato assai inferiore a quello preliminare del 6 per cento per effetto del calo dei consumi e della spesa in conto capitale. Il Giappone ha conseguito una crescita economica per tre trimestri consecutivi, ma gli esperti avvertono che la situazione è più precaria di quanto possa apparire a causa della debolezza della domanda interna.
Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram