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La sconfitta della Cdu in Baden-Wuerttemberg e Renania-Palatinato fa rialzare la testa a Verdi e SpD

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La sconfitta dell’Unione cristiano-democratica (Cdu) alle elezioni statali in Baden-Wuerttemberg e in Renania-Palatinato era annunciata, ma l’esito è stato molto scottante per il partito della cancelliera tedesca, Angela Merkel, e del neo presidente, Armin Laschet. Secondo gli exit poll aggiornati, in vista dei risultati definitivi, per la Cdu il calo dei consensi è del 3,5 per cento in Baden-Wuerttemberg, dove si è attestata al 23,5 per cento e addirittura del 4,9 per cento in Renania-Palatinato, dove ha ottenuto 26,9 per cento. A uscire positivamente dalla competizione elettorale nei due Laender tedeschi sono i due vincitori annunciati, ovvero i primi ministri uscenti: il verde Winfried Kretschmann in Baden-Wuerttemberg e il socialdemocratico Malu Dreyer in Renania-Palatinato. La vittoria di quest’ultimo, peraltro, è certamente molto importante per il Partito socialdemocratico (SpD) che, per bocca del candidato alla Cancelleria Olaf Scholz, prova a lanciare la sfida a livello nazionale all’alleanza fra Cdu e Unione cristiano-sociale.


Partendo dalle ragioni della sconfitta, il segretario generale della Cdu, Paul Ziemiak, ha detto che, in considerazione dell’esito del voto, il partito deve migliorare nella gestione della pandemia di coronavirus. In Germania, si assiste infatti a un crescente “risentimento e anche alla mancanza di comprensione” nel modo in cui viene affrontata la crisi. Ziemiak ha quindi sottolineato che, sull’esito delle elezioni dei due Laender per la Cdu, ha gravato lo scandalo delle maschere di protezione dal Covid-19. Al riguardo, il segretario generale della Cdu ha condannato “il comportamento veramente indecente e la spudoratezza dei singoli parlamentari”. Allo stesso tempo, Ziemiak ha evidenziato che il voto in Baden-Wurttemberg e in Renania-Palatinato non rappresenta un segnale in vista delle elezioni federali, in programma per il 26 settembre. Si tratta, invece, di un “successo molto personale” dei leader dei partiti vincitori, Winfried Kretschmann e Malu Dreyer.

Di diverso avviso è Olaf Scholz. Il ministro delle Finanze tedesco ha detto che la vittoria della SpD alle elezioni statali in Renania-Palatinato dimostra che in Germania è possibile un governo senza gli attuali alleati di governo, ovvero Cdu e Csu. Per Scholz la vittoria dei socialdemocratici in Renania-Palatinato è merito della leader del partito e primo ministro nel Land, Malu Dreyer, capace di ottenere, stando agli exit poll, il 35,5 per cento dei consensi nello stato federale tedesco. La stessa Dreyer, si è detta “molto felice” per l’esito delle elezioni, sottolineando la propria intenzione di essere “la prima ministra di tutti”. Inoltre, l’esponente della SpD ha affermato che vuole proseguire e rafforzare l’alleanza tra la propria formazione, il Partito liberaldemocratico e i Verdi, al governo in Renania-Palatinato dal 2016.

Anche il primo ministro del Baden-Wuerttemberg, Winfried Kretschmann, riconfermato all’incarico ha espresso grande soddisfazione per la vittoria e ha ringraziato gli elettori. I Verdi di Kretschmann, d’altronde, hanno ottenuto il 31,9 per cento dei voti, stando agli ultimi exit poll, un dato in crescita dell’1,6 per cento rispetto alla precedente tornata elettorale. Kretschmann ha accettato l’esito delle elezioni con “gratitudine e umiltà”. Il primo ministro del Baden-Wuerttemberg ha aggiunto che non si esprimerà oggi sul futuro della coalizione da cui è formato il proprio esecutivo, in cui i Verdi sono alleati con l’Unione cristiano-democratica (Cdu). Kretschmann è al governo dal 2011, alla guida di un’alleanza tra ecologisti e Partito socialdemocratico tedesco (SpD) dal 2011 al 2016 e da allora tra Verdi e cristiano-democratici.

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