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Germania: dal 2026 stop ai prestiti allo sviluppo per la Cina

La ministra della Cooperazione economica e dello Sviluppo, Svenja Schulze, ha dichiarato: “Non trattiamo più la Cina come un Paese in via di sviluppo”

Berlino
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La Germania fermerà dal 2026 i prestiti allo sviluppo destinati alla Cina, garantiti dall’Istituto di credito per la ricostruzione (Kfw), la banca statale tedesca. È quanto comunicato dal ministero della Cooperazione economia e dello Sviluppo di Berlino. Il dicastero ha aggiunto di aver informato della decisione il ministero delle Finanze cinese alla metà di settembre. Di conseguenza, i contratti tra il Kfw e questa amministrazione sui progetti finanziati con prestiti allo sviluppo della Germania potranno essere conclusi fino al 2025 compreso. Come riferisce il quotidiano “Handelsblatt”, queste iniziative devono avere “impatti ambiziosi nei settori del clima e dell’ambiente”. Il ministero della Cooperazione economica e dello Sviluppo tedesco ha osservato che, essendo un’economia ormai altamente sviluppata, la Cina ha accesso al mercato internazionale dei capitali e può finanziarsi qui a condizioni favorevoli. Dal 2013 al 2022, il Kfw ha garantito prestiti allo sviluppo a favore del Paese dell’Asia per un valore totale di 3,451 miliardi di euro. Nel 2023, la banca statale tedesca non ha ancora concesso questi finanziamenti alla Cina. La ministra della Cooperazione economica e dello Sviluppo, Svenja Schulze, ha dichiarato: “Non trattiamo più la Cina come un Paese in via di sviluppo”. Allo stesso tempo, l’esponente del Partito socialdemocratico tedesco (Spd) ha evidenziato: “La Cina è e rimane un partner importante, senza il quale non possiamo superare con successo le crisi globali”.


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