È sempre più improbabile l’ingresso del gruppo statale cinese per le spedizioni e la logistica Cosco nel terminale di Tollerort, parte del porto di Amburgo. Secondo il ministero dell’Economia e della Protezione del clima tedesco, Hamburger Hafen und Logistik (Hhla), la società che gestisce il principale scalo portuale della Germania, non avrebbe registrato Tollerort come infrastruttura critica entro la scadenza prevista ad aprile del 2022. Pertanto, come riferisce il quotidiano “Sueddeutsche Zeitung”, l’intesa tra Hhla e Cosco potrebbe saltare. A gennaio scorso, l’Ufficio federale per la sicurezza informatica (Bsi) ha inserito il terminale di Tollerort nell’elenco delle infrastrutture critiche, ossia meritevoli di particolare protezione. Di conseguenza, il ministero dell’Economia e della Protezione del clima ha avviato la revisione dell’accordo tra Hhla e Cosco. Per l’operatore del porto di Amburgo, la posizione del dicastero è “infondata in fatto e in diritto”.
In un documento inviato alla commissione Economia del Bundestag, lo stesso ministero comunica che Hhla avrebbe dovuto registrare Tollerort come infrastruttura critica presso il Bsi al più tardi entro il 2 aprile del 2022. Tuttavia, la società ha provveduto soltanto a gennaio scorso, su richiesta dell’agenzia. Al riguardo, il ministero dell’Economia e della Protezione del clima evidenzia che “chiunque, intenzionalmente o per negligenza” non registra un’infrastruttura critica presso il Bsi “infrange la legge”. Hhla ha confermato di aver effettuato la registrazione soltanto nel 2023 e ha affermato di aver “sempre informato in maniera completa e trasparente tutte le autorità coinvolte” nella procedura. Nel 2021, la società aveva concordato con Cosco una partecipazione del 35 per cento del gruppo cinese nel terminale di Tollerort. Tuttavia, a ottobre del 2022, il governo federale ha ridotto la quota al 24,9 per cento per impedire per impedire che la Cina acquisisse influenza sul principale porto della Germania.
Hhla ha quindi negoziato nuovi contratti con Cosco, che ha presentato al ministero dell’Economia e della Protezione del clima per la revisione. Secondo la società di Amburgo, tutti i requisiti necessari sono stati rispettati e il gruppo cinese non otterrà “alcun diritto decisionale” su Tollerort. Tuttavia, ora la soluzione del governo federale pare vacillare, in quanto assunta sulla base del presupposto che il terminale non rappresentasse un’infrastruttura critica. In tal caso, il limite per la partecipazione di Cosco avrebbe dovuto essere stabilito al 10 per cento. Per Hhla, “la situazione non è cambiata”.
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