Aumentano i sospetti estremisti di destra in servizio nelle Forze armate della Germania (Bundeswehr), dai 363 segnalati nel 2019 ai 477 nel 2020. È quanto si apprende dal rapporto sulla Bundeswehr per lo scorso anno, presentato dalla commissaria del Bundestag per la Difesa, Eva Hoegl. Nel documento si legge, inoltre, che nelle Forze armate tedesche sono cresciuti i presunti “Reichsbuerger” o “cittadini dell’Impero”, da 16 a 31. I militari sospettati di estremismo islamico sono, invece, diminuiti da 77 a 31.
Come riferisce il quotidiano “Handelsblatt”, i presunti estremisti in uniforme sono sospettati di costituire un pericolo per l’ordinamento liberaldemocratico, di svolgere attività politica inammissibile o di incitamento all’odio. Nel rapporto di Hoegl vengono citati militari che, nelle chat su WhatsApp, hanno condiviso contenuti di estrema destra e antisemiti o che in pubblico hanno compiuto il saluto hitleriano. In molti casi, il personale è stato radiato dal servizio, dovendo anche subire conseguenze penali. Hoegl ha espresso preoccupazione per il numero crescente di estremisti di destra nella Bundeswehr.
Secondo la commissaria del Bundestag per la Difesa, il dato mostra che “vi è bisogno di ulteriori azioni in tutti i settori della Bundeswehr quando si tratta dell’estrema destra”. A tal fine, sono necessarie “formazione, sanzioni e prevenzione in modo coerente, continuo e rapido”. Allo stesso tempo, Hoegl ha evidenziato che “la netta maggioranza” dei militari è saldamente fedele alla Costituzione tedesca.
La commissaria del Bundestag per la Difesa ha poi criticato le lungaggini che caratterizzano la giustizia militare. A oggi, un processo per estremismo a carico di ufficiali, sottufficiali e truppa richiede in media circa 20 mesi. Hoegl ha, quindi, chiesto di aumentare per le procure e i tribunali militari, così da accelerare i procedimenti. È importante “fare chiarezza e sanzionare rapidamente”, ha infine affermato Hoegl.
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