Paul Rusesabagina, l’imprenditore ruandese noto per aver salvato centinaia di persone dal genocidio del 1994 e condannato da Kigali a scontare 25 anni di carcere con l’accusa di “terrorismo” è stato rilasciato e sarà presto estradato prima in Qatar, quindi negli Stati Uniti. Lo ha dichiarato ad “Al Jazeera” il portavoce del ministero degli Affari esteri del Qatar, Majid Al-Ansari, ricordando che Rusesabagina ha diritto di residenza permanente negli Stati Uniti.
Il suo rilascio, ha confermato ad Al Jazeera la portavoce del governo Yolande Makolo, è avvenuto nella serata di ieri ed è stato possibile dopo che il presidente ruandese Paul Kagame ha acconsentito a commutare la sua pena, come richiesto dallo stesso detenuto. Dopo il rilascio, Rusesabagina è stato trasferito alla sede dell’ambasciatore del Qatar a Kigali, da dove sarà estradato nel Paese mediorientale. Nel confermare il rilascio, Makolo ha tuttavia dichiarato che “nessuno dovrebbe farsi illusioni su cosa significhi, poiché vi è consenso sul fatto che siano stati commessi crimini gravi, che sono stati condannati”, ha detto Makolo, ribadendo che secondo la legge ruandese, la commutazione “non estingue la condanna sottostante”.
Sul rilascio di Rusesabagina, strenuo critico del presidente Kagame noto per il film “Hotel Rwanda” che ne raccontava la storia, il 68enne Rusesabagina, si è espresso anche il segretario di Stato Usa Antony Blinken, accogliendo con favore la notizia. “È un sollievo sapere che Paul si sta ricongiungendo alla sua famiglia, e il governo degli Stati Uniti è grato al governo ruandese per aver reso possibile questa riunione”, ha detto Blinken.
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