Record del risultato operativo – per il secondo anno consecutivo – e una proposta di dividendo da 1,47 euro per azione da pagare in due tranche: la prima relativa al bilancio 2020, pari a 1,01 euro e prevista per maggio; e la seconda da 0,46 euro, prevista per ottobre e tesa al recupero della seconda tranche del 2019. Generali supera la prova del 2020 con risultati “eccellenti”, che secondo l’amministratore delegato Philippe Donnet “confermano la maggiore resilienza del Gruppo rispetto agli altri player del settore dal punto di vista sia tecnico che della solidità patrimoniale”. Numeri solidi per il Leone di Trieste, che chiude il 2020 con un risultato operativo record da 5,2 miliardi di euro, con un lieve aumento di 0,3 punti percentuali e una profittabilità tecnica elevata registrata per i segmenti Vita, Danni e Asset management, nonostante il calo del 34,7 per cento che ha interessato l’utile netto – comunque positivo a 1,74 miliardi – a fronte delle operazioni di liability management, del contributo per il Fondo straordinario per il Covid-19 e delle dismissioni e svalutazioni. Si mantiene poi in linea con il 2019 il solvency ratio, attestatosi al 224 per cento e in calo rispetto al record di 228 registrato a febbraio, ribadito anche dal chief financial officer Cristiano Borean durante la conference call di questa mattina con i giornalisti.
Sul fronte industriale crescono poi i premi lordi, che superano i 70 miliardi di euro con una crescita di mezzo punto percentuale dovuta prevalentemente ai 12,1 miliardi della raccolta netta Vita. Performance solide che consentono al Leone di Trieste di mantenere un buon posizionamento e confermare gli obiettivi al 2021: una crescita annua composta 2018-2021 degli utili per azione compresa tra i 6 e gli 8 punti percentuali; un Roe maggiore dell’11,5 per cento; e dividendi cumulati 2019-2021 tra i 4,5 e i 5 miliardi, subordinatamente al contesto regolatorio. Su questo fronte, l’amministratore delegato del Gruppo ha ribadito in call con i giornalisti di avere “un’interlocuzione sempre positiva e costruttiva con l’Ivass”. Le due tranche di dividendo proposte per maggio e ottobre (che comportano un’erogazione massima complessiva di 2,315 miliardi), ha spiegato, sono “in linea con le raccomandazioni del Comitato europeo per il rischio sistemico (Esrb), in scadenza il 30 settembre 2021, che richiedono maggiore prudenza nella distribuzione di dividendi”.
Dopo aver ribadito ai giornalisti il proseguimento come da programma della costruzione della piattaforma multi-boutique del Gruppo, Donnet ha affermato che il conseguimento di tali risultati “non è scontato in un contesto sfidante come quello del 2020”. “Siamo ben posizionati per chiudere bene anche il 2021 e rimaniamo impegnati al 100 per cento su questo obiettivo: abbiamo iniziato a lavorare sul prossimo ciclo strategico, ma sarà anche importante garantire il successo di quello in corso”, ha spiegato. Corre intanto il titolo in Borsa: dopo aver superato in apertura i tre punti percentuali, e ora viaggia ad un rialzo dell’1,7 per cento.
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