Nel corso della riunione degli ambasciatori Ue di questa mattina, la presidenza svedese ha deciso di rimandare il voto sul regolamento sulle emissioni di CO2 di auto e furgoni con motore termico.
A quanto si apprende da fonti diplomatiche Ue, “il Regolamento era previsto come punto I, con un passaggio procedurale in vista di futura approvazione in sede di Consiglio, secondo voto a maggioranza qualificata”. La decisione del rinvio potrebbe quindi essere stata presa proprio alla luce di un voto a maggioranza qualificata che si preannunciava incerto. Come spiega la fonte, “la Polonia aveva infatti già annunciato il voto contrario e la Bulgaria la propria astensione”.
Nel corso della giornata di ieri, si poi aggiunte la posizione negativa dell’Italia, con dichiarazione formale al Consiglio, e la decisione incerta della Germania, espressa dal ministro dei Trasporti Volker Wissing, che si era detto pronto a bloccare il compromesso raggiunto dagli Stati membri senza “una risposta vincolante alla domanda su come gestire i motori a combustione dopo il 2035”.
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