La proposta di modifica delle regole europee sugli aiuti di Stato rischia di favorire i Paesi a maggiore capacità fiscale. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo straordinario del 9 e 10 febbraio 2023 alle commissioni riunite Affari esteri e comunitari della Camera e Politiche dell’Ue di Camera e Senato.
“C’è una proposta della Commissione Ue, sostenuta da alcuni Stati membri, per una modifica del sistema degli aiuti di Stato, che nasce dalla necessità di risposta all’Inflation reduction act statunitense”, ha ricordato il ministro. La posizione del governo è chiara, ha spiegato Fitto: “Riteniamo che la proposta rischi di essere pericolosa perché altera la tenuta del mercato interno e rischia di non dare una risposta unitaria agli Usa”, oltre a farlo “in modo non paritario a livello Ue. I Paesi a maggiore capacità fiscale potranno intervenire più efficacemente rispetto agli altri”, ha continuato.
Una delle cose che chiede il governo italiano è che “laddove si ragioni di modifiche, ci sia disponibilità alla flessibilità nell’uso delle risorse esistenti”. In merito al dibattito sul fondo sovrano preannunciato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, “su questo c’è la sollecitazione forte alla presentazione di una proposta entro l’estate”. “La flessibilità concessa ci permetterà di usare risorse immediate. La discussione sul fondo sovrano è un po’ più complessa”, ha avvertito Fitto.
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