Expo 2030 Roma, Massolo: “E’ una sfida nazionale, è l’Italia che si candida”

"E' una partita che non si può giocare solo a livello delle istituzioni, sia pure importanti. Serve che si mobiliti l'intero sistema-Paese, come già sta facendo"

Lunedì prossimo è una data importante per la candidatura italiana di Roma all’Expo 2030. Arriva in Italia Dimitri Kerkentzes, segretario generale del Bureau international des Expositions (Bie), organismo deputato a scegliere chi ospiterà l’evento. Il “Corriere della Sera” ne parla con Giampiero Massolo, diplomatico, ex direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, oggi presidente del Comitato promotore Expo Roma 2030: “Kerkentzes è già stato in Corea del Sud e Arabia Saudita, Paesi concorrenti insieme con l’Ucraina. Verificherà lo stato di consapevolezza e sostegno del Paese e la realizzabilità del progetto. Avrà contatti con le istituzioni, vedrà il sito prescelto, a Tor Vergata, e il mondo imprenditoriale”. La candidatura di Roma riuscirà a risultare unitaria: “Lo è. E’ una sfida nazionale: è l’Italia che si candida, non una città, una regione o un partito politico. E’ una partita che non si può giocare solo a livello delle istituzioni, sia pure importanti. Serve che si mobiliti l’intero sistema-Paese, come già sta facendo”.

Secondo il presidente “la nostra non è una candidatura per mettere in mostra Roma, che è già nota. Vogliamo dimostrare quello che può fare il mondo insieme, se collabora. Perciò non ci limitiamo a chiedere il voto agli altri Paesi ma offriamo percorsi di collaborazione e la realizzazione di progetti comuni a tutti, senza distinzione”. II titolo scelto è ‘Persone e Territori: rigenerazione, inclusione e innovazione’: “Un tema abbastanza ampio perché tutti vi si riconoscano ma non troppo generico, come mi pare siano alcuni altri . Gli Expo non sono fiere campionarie ma servono a far progredire le relazioni internazionali, per questo sono necessari contenuti precisi. Altrimenti il rischio e fare il conto dei soldi e basta”. Centrale è la sostenibilità: “Sì, l’abbiamo declinata progettando il parco solare più grande del mondo a Tor Vergata. Ma il nostro obiettivo è anche quello di stimolare e promuovere una generazione di giovani sensibili al tema. Per questo il 19 gennaio università e centri di ricerca saranno coinvolti”. “La partita – osserva infine Massolo – è apertissima. La modalità attraverso cui nel novembre 2023 voteranno 170 governi, a scrutinio segreto, rende tutto imprevedibile”.

Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram