“Dalle prime luci dell’alba è in corso lo sciopero di 24 ore allo stabilimento di Acciaierie D’Italia di Taranto. Dopo l’incontro di ieri a palazzo Chigi, Fim Fiom e Uilm convocheranno il coordinamento nazionale unitario delle Rsu di tutti gli stabilimenti del gruppo per decidere le iniziative da mettere in campo”. E’ quanto si legge sul profilo Facebook di Fiom Cgil Nazionale.
Nell’incontro di ieri a Chigi, il governo, che considera l’incontro come la tappa di un percorso in atto e che è ben consapevole dell’urgenza degli interventi, ha ribadito l’impegno a dare soluzioni di prospettiva, concentrando la propria azione in modo prioritario sul completamento del percorso di decarbonizzazione, sulla positiva definizione delle procedure d’infrazione in atto, sulla verifica del concreto impegno del socio privato al rilancio dell’impianto e sulla garanzia della sicurezza negli stabilimenti. Lo riferisce una nota di palazzo Chigi.
Al tavolo hanno presenziato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, e i vertici nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Ugl e Usb.
Dopo aver ascoltato le considerazioni dei rappresentanti dei lavoratori in merito alle complesse questioni che caratterizzano da decenni l’impianto siderurgico, il governo ha ricordato le misure finora adottate per affrontare, uno per uno, i numerosi e risalenti nodi critici della vicenda. Si tratta di una pesante situazione della quale l’esecutivo si è preso carico fin dal suo insediamento, introducendo, con il decreto legge n. 69/2023, norme per rendere possibile la gestione dell’azienda, per sbloccare le risorse poste a disposizione per essa, per chiudere le procedure di infrazione in atto. È stato concordato che, anche in seguito alle interlocuzioni in corso con gli azionisti, sarà calendarizzato a breve un nuovo momento di confronto con i sindacati.
Abbiamo ottenuto quello che ci aspettavamo. Un governo che è in linea e sulla scia dei precedenti. “Da parte loro non ci sono state risposte, anzi io ritengo che ci siano dei passi indietro perché mentre qualche mese fa c’era la possibilità di risalire in maggioranza e c’era la possibilità che lo Stato assumesse la maggioranza, adesso quel ragionamento è tutto cassato” ha dichiarato il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella. “Hanno iniziato a fare una interlocuzione con Arcelor Mittal e stanno verificando se Arcelor Mittal sarà ancora nelle condizioni di continuare ad essere la garanzia della produzione di Acciaierie d’Italia oppure no. Non sono in grado di darci aggiornamenti”, ha sottolineato Palombella, che ha aggiunto: “Decideremo le iniziative più opportune per convincere questo governo che la storia con Arcelor Mittal è finita, sono cinque anni che va avanti. Ora basta, non scherzate più. L’incontro è finito senza neanche una stretta di mano”.
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