Ad almeno tre partecipanti del Foro di dialogo politico libico (Lpdf), durante la sessione tenuta lo scorso novembre 2020 a Tunisi, sono state offerte tangenti per votare un “candidato specifico” alla carica di primo ministro del governo ad interim della Libia. Lo afferma il gruppo di esperti delle Nazioni Unite in un rapporto presentato al comitato del Consiglio di Sicurezza lo scorso 18 febbraio, in cui si legge che i partecipanti dell’Lpdf coinvolti in questi tentativi sono stati “categorici” nel rifiutare le tangenti. La questione, secondo il rapporto, ha suscitato grande interesse mediatico, e l’ufficio del procuratore generale libico ha ricevuto reclami da membri del Foro e di organizzazioni della comunità internazionale al riguardo. Nel rapporto, tuttavia, il gruppo di esperti ha sottolineato di non voler fornire ulteriori dettagli sulla questione, rinviando per elementi aggiuntivi a un allegato confidenziale della relazione, il numero 13, effettivamente secretato.
In precedenza, diversi membri dell’Lpdf e membri del Parlamento libico avevano chiesto al Consiglio di sicurezza di inviare una copia del suo rapporto confidenziale riguardo all’esistenza di tangenti all’Lpdf, in favore dell’elezione di uno dei candidati alla carica di primo ministro. La questione aveva suscitato ampie polemiche nell’opinione pubblica libica e sui social network, nelle ultime settimane, tra richieste di divulgare le persone coinvolte e di chiamarle a rendere conto legalmente. Lo scorso 5 febbraio l’Lpdf ha eletto la lista che comprendeva Mohamed Menfi, come presidente del Consiglio presidenziale, e Abdulhamid Dabaiba, come primo ministro, nella nuova autorità esecutiva ad interim del Paese. Lo scorso 2 marzo, il Consiglio presidenziale e il primo ministro hanno chiesto al Comitato di esperti di diffondere rapidamente i risultati dell’indagine che aveva condotto riguardo alle accuse di corruzione durante le sessioni del Foro. Oggi si è conclusa intanto la cerimonia per il passaggio di consegne tra il Governo di accordo nazionale (Gna) e il Governo di unità nazionale (Gun), con il premier Dabaiba che ha assunto formalmente l’incarico dopo aver prestato giuramento, ieri, davanti al parlamento libico a Tobruk, nella Libia orientale. Tra i compiti del Gun figura in particolare la preparazione delle prossime elezioni nazionali, previste per il prossimo 24 dicembre in base alla road map fissata dall’Lpdf.
Leggi altre notizie su Nova News
Seguici su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram