Si è svolto oggi, in occasione del tradizionale ricevimento per l’anniversario dei Patti lateranensi a Palazzo Borromeo, sede dell’ambasciata italiana presso la Santa Sede, il bilaterale tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin. È il primo incontro tra Draghi nelle vesti di capo di governo con i vertici della Santa Sede e della Conferenza episcopale italiana. L’incontro – che si è svolto in forma privata a margine della cerimonia per il 92mo anniversario dei Patti lateranensi – è stato caratterizzato da un clima particolarmente cordiale e conferma il ruolo di primo piano di Parolin nell’interlocuzione con il nuovo governo Draghi. In precedenza Draghi aveva accolto a Palazzo Borromeo insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo stesso Parolin e il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Gualtiero Bassetti. Alla cerimonia hanno preso parte anche il segretario generale della Cei monsignor Stefano Russo, gli arcivescovi Paul Richard Gallagher e Edgar Pena Parra, rispettivamente segretario Vaticano per i rapporti con gli Stati e Sostituto della Segreteria di Stato, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e i presidenti di Camera e Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico.
Il colloquio tra Draghi e il cardinale Parolin si è svolto alla vigilia dell’importante viaggio apostolico di papa Francesco in Iraq, che prenderà il via venerdì 5 marzo e durerà fino a lunedì 8 marzo. Il Pontefice sarà accompagnato proprio dal segretario di Stato, protagonista in questi anni del controverso accordo tra Santa Sede e Cina che durante l’amministrazione statunitense di Donald Trump aveva portato a forti tensioni tra il Vaticano e Washington. Quello che prenderà il via il 5 marzo è il 33mo viaggio internazionale di papa Francesco e l’Iraq il 52mo Paese visitato dal pontefice. L’Iraq è inoltre il primo Paese a maggioranza sciita visitato da un pontefice della Chiesa cattolica. Durante la sua visita il Papa, oltre a incontrare le comunità cristiane colpite dal 2014 al 2017 dalle persecuzioni dello Stato islamico, avrà uno storico colloquio con il grande ayatollah Ali al Sistani nella città di Najaf, dove si trova la tomba del cugino e genero di Maometto Ali, culla dell’Islam sciita.
L’incontro è durato 45 minuti e per più della metà ha partecipato anche Mattarella. Parolin è stato al centro delle polemiche sorte per via dell’accordo temporaneo tra Vaticano e Cina, probabilmente suo malgrado, visto che l’intesta era stata raggiunta prima del suo arrivo alla guida della Segreteria di Stato. Il rapporto del cardinale con gli Stati Uniti, al di là della polemica con l’ex segretario di Stato Usa, Michael Pompeo, viene definito “solidissimo”. Proprio il chiarimento sul suo ruolo è stato determinante per il riavvicinamento con Papa Francesco: un rapporto che lascia presagire un nuovo corso della Santa Sede, dopo le tante polemiche e le vicende che hanno alimentato incomprensioni.
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