Il presidente uscente della Repubblica Recep Tayyip Erdogan, che ha vinto il ballottaggio dello scorso 28 maggio contro lo sfidante Kemal Kilicdaroglu, ora dovrà presentare i nomi dei membri del governo che ricopriranno le posizioni ministeriali per i prossimi cinque anni. Se il Consiglio elettorale supremo (Ysk) annuncerà a breve i risultati finali delle elezioni parlamentari del 14 maggio, il nuovo parlamento potrebbe riunirsi già questo venerdì 2 giugno. Secondo il sito web d’informazione “Middle East Eye”, in quell’occasione Erdogan potrebbe già presentare il nuovo gabinetto poiché tutti i ministri in carica, salvo alcune eccezioni, sono già stati eletti come rappresentanti e la loro carica ministeriale scadrà quando presteranno giuramento in Parlamento.
Erdogan possiede una maggioranza relativa in parlamento: seppur costretto ad affidarsi agli alleati, poiché alle elezioni legislative dello scorso 14 maggio il suo partito Giustizia e sviluppo (Akp) ha ottenuto 268 seggi (27 in meno rispetto al 2018) sui 600 che compongono l’assemblea Grande assemblea nazionale, può decidere di mantenere in carica alcuni ministri sacrificando le loro cariche parlamentari. Secondo quanto riferito da “Middle East Eye”, l’attuale ministro della Difesa, Hulusi Akar, potrebbe essere confermato per ricoprire la stessa posizione così come il vicepresidente turco, Fuat Oktay. C’è invece disaccordo sulla conferma di Suleyman Soylu nella carica di ministro dell’Interno, dal momento che non sembra essere molto “gradito” ai turchi. Oktay, tuttavia, sembra godere del sostegno di un forte alleato, ovvero il presidente del Partito del movimento nazionalista (Mhp), Devlet Bahceli.
Le fonti di “Middle East Eye” riferiscono che Bahceli sta cercando di convincere il presidente Erdogan a mantenere Soylu nella sua carica di ministro dell’Interno, dal momento che “gli piace la sua posizione nazionalista, il suo atteggiamento anti-americano e la sua stretta collaborazione con gli alleati di Bahceli nel ministero”. In aggiunta, è probabile che Erdogan assegni la carica di ministro dell’Energia ad Alparslan Bayraktar, già viceministro dello stesso dicastero che ha lavora da anni nella burocrazia turca. Ieri sera Erdogan ha incontrato l’ex ministro dell’Economia, Mehmet Simsek meglio noto come il “prediletto dei mercati”, che potrebbe accettare l’incarico insieme a un altro ex ministro del Tesoro e delle finanze, Lutfi Elvan. Va sottolineato che la nomina di Simsek potrebbe far cambiare la strategia di Erdogan in ambito economico, che finora ha cercato di mantenere bassi i tassi di interesse per contrastare l’inflazione. Anche il ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, potrebbe essere riconfermato nella sua posizione mentre il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, potrebbe subentrare al direttore dei servizi di intelligence turchi (Mit), Hakan Fidan.
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