“Sono grato per la quantità di messaggi di incoraggiamento che sto ricevendo. Ho il Pd nel cuore e queste sollecitazioni toccano le corde più profonde. Ma questa inattesa accelerazione mi prende davvero alla sprovvista; avrò bisogno di 48ore per riflettere bene. E poi decidere”. Lo scrive su Twitter Enrico Letta, dopo il pressing nel Pd per convincere l’ex presidente del Consiglio ad accettare la candidatura a segretario del partito.
“Sono grato per la quantità di messaggi di incoraggiamento che sto ricevendo. Ho il Pd nel cuore e queste sollecitazioni toccano le corde più profonde. Ma questa inattesa accelerazione mi prende davvero alla sprovvista; avrò bisogno di 48 ore per riflettere bene. E poi decidere”. Queste le parole di Enrico Letta su Twitter dopo che da più parti dal Partito democratico è stato indicato come la personalità più adatta a ricoprire il ruolo di segretario. Dopo le dimensioni a sorpresa di Nicola Zingaretti, il nome dell’ex premier sembra piacere alla maggioranza dem, meno invece agli ex renziani che però non sembrano volersi mettere di traverso. Da Base riformista, l’area dem guidata da Lorenzo Guerini e Luca Lotti, viene confermata la stima per Letta per voce di Andrea Romano: “Enrico Letta è una figura di indiscutibile autorevolezza e prestigio, che in una fase tanto difficile della vita del Pd garantirebbe sicuramente equilibrio e saggezza alla guida di una squadra di comando di uomini e donne. Al contempo considero inevitabile che il Pd arrivi ad una vera, autentica e trasparente discussione congressuale in tempi rapidi, e comunque non appena la pandemia lo consentirà”.
Quello di Letta sarebbe un nome “molto autorevole”, aveva già detto il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che ha spiegato: “In questo momento abbiamo bisogno di trovare una personalità alla guida del Pd che invece di parlare di noi e delle nostre carriere” pensi “a proteggere il Paese e gli italiani”. “Una personalità scelta con il massimo consenso – ha aggiunto – per dare un messaggio all’Italia che il partito invece che discutere di se stesso” mentre ci sono i problemi della pandemia, del piano vaccinale, del Recovery plan, “si prepara alle prossime amministrative”. Sul nome di Letta è intervenuto anche Pier Luigi Bersani, parlamentare e presidente di Articolo Uno Mdp-Leu: “Letta ed io siamo la prova vivente che in quel partito una volta si poteva lavorare assieme in vera amicizia e in vera lealtà”, ha detto sempre ad Agorà su Rai Tre.
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