Gas naturale ed energia nucleare vengono inclusi, “a condizioni chiare e rigorose”, nella tassonomia della Commissione europea, ovvero nell’atto delegato sulle attività transitorie riconosciute nell’ambito della transizione climatica ed energetica. Il collegio dei commissari Ue ha raggiunto infatti oggi un “accordo politico” sul testo e dall’esecutivo europeo hanno spiegato che la tassonomia mira a guidare gli investimenti privati verso le attività necessarie per raggiungere la neutralità climatica. “Le attività nel settore del gas e del nucleare selezionate sono in linea con gli obiettivi climatici e ambientali dell’Ue e ci consentiranno di accelerare il passaggio da attività più inquinanti, come la produzione di carbone, verso un futuro climaticamente neutro, basato principalmente su fonti di energia rinnovabile”, ha evidenziato la Commissione Ue nel presentare il documento. “Il testo stabilisce condizioni chiare e rigorose” perché alcune attività nucleari e del gas possano essere aggiunte come attività transitorie. Queste condizioni “rigorose” sono: sia per il gas che per il nucleare, che contribuiscono alla transizione verso la neutralità climatica; per il nucleare, che soddisfa i requisiti di sicurezza nucleare e ambientale; e per il gas, che contribuisce al passaggio dal carbone alle rinnovabili.
L’esecutivo europeo ha specificato che l’atto delegato complementare sul clima di oggi introduce ulteriori attività economiche dal settore energetico nella tassonomia dell’Unione europea. L’atto delegato comprende in particolare alcune attività nel settore dell’energia nucleare che possono svolgere un ruolo, a condizioni rigorose in materia di sicurezza nucleare e ambientale, anche in relazione allo smaltimento dei rifiuti, nella transizione dell’Ue verso la neutralità climatica. Copre anche alcune attività energetiche del gas come attività di transizione, soggette a condizioni specifiche che riconoscono il ruolo che il gas può svolgere per aiutare alcune regioni a passare dalle fonti energetiche fossili più inquinanti, come il carbone, all’energia rinnovabile. Il testo introduce inoltre specifici obblighi di informativa per le imprese in relazione alle loro attività nei settori del gas e dell’energia nucleare. “Per garantire la trasparenza, la Commissione ha modificato oggi l’atto delegato sulla divulgazione della tassonomia, in modo che gli investitori possano identificare quali opportunità di investimento includono attività nel settore del gas o del nucleare e compiere scelte informate”, ha spiegato la Commissione.
Una volta tradotto in tutte le lingue ufficiali dell’Ue, l’atto delegato complementare sarà formalmente trasmesso ai colegislatori per il loro controllo. Come per gli altri atti delegati ai sensi del regolamento sulla tassonomia, il Parlamento europeo e il Consiglio avranno quattro mesi per esaminare il documento e, qualora lo trovassero necessario, opporvisi. Entrambe le istituzioni possono richiedere altri due mesi di tempo per il controllo. La Commissione europea prevede in ogni caso che il gas naturale rappresenterà il 22 per cento del consumo interno lordo di energia nel 2030 e il 9 per cento nel 2050. Qualsiasi gas naturale nel 2050 dovrà essere ridotto. La legge delegata sul clima complementare alla tassonomia include specifici requisiti per la qualificazione delle attività. “Le strutture devono integrare una rapida conversione verso le rinnovabili con un chiaro impegno per un passaggio completo alle rinnovabili entro il 2035”, si legge nei documenti della Commissione.
“L’atto delegato sulla tassonomia riguarda l’accompagnamento dell’economia dell’Unione europea nella transizione energetica, una transizione giusta, come ponte verso un sistema energetico verde basato su fonti di energia rinnovabili”, ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis. “La nostra missione e il nostro obbligo è la neutralità climatica. Dobbiamo agire ora se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi per il 2030 e il 2050”, ha ricordato Dombrovskis. “L’atto delegato di oggi riguarda l’accompagnamento dell’economia dell’Ue nella transizione energetica, una transizione giusta, come ponte verso un sistema energetico verde basato su fonti di energia rinnovabili”, ha proseguito il vice presidente. “Accelererà gli investimenti privati di cui abbiamo bisogno, soprattutto in questo decennio. Con le nuove regole di oggi, stiamo anche rafforzando la trasparenza e la divulgazione delle informazioni, in modo che gli investitori prendano decisioni informate, evitando così qualsiasi greenwashing”, ha concluso.
“L’atto delegato sulla tassonomia fissa condizioni rigorose per mobilitare finanziamenti a sostegno della transizione climatica”, ha dichiarato la commissaria per i Servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione europea dei mercati dei capitali, Mairead McGuinness. “L’Ue è impegnata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e per raggiungerla dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione. Aumentare gli investimenti privati nella transizione è fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi climatici”, ha specificato McGuinness. “Oggi definiamo condizioni rigorose per aiutare a mobilitare i finanziamenti per sostenere questa transizione, lontano da fonti energetiche più dannose come il carbone. E stiamo aumentando la trasparenza del mercato in modo che gli investitori possano identificare facilmente le attività del gas e del nucleare in qualsiasi decisione di investimento”, ha aggiunto.
Il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, ha criticato la decisione della Commissione Ue di inserire il nucleare nella tassonomia appoggiando la proposta del ministro dell’Ambiente Leonore Gewessler per contestare tale scelta davanti alla Corte di giustizia europea. Il ministro Gewessler ha aggiunto che anche il Lussemburgo si unirà all’Austria in questa battaglia legale. “L’energia nucleare non è né verde né sostenibile. Non posso comprendere la decisione dell’Ue”, ha commentato il cancelliere austriaco scrivendo su Twitter. “Esprimo il mio pieno sostegno al ministro dell’Ambiente Leonore Gewessler nell’esaminare le vie legali”, ha aggiunto Nehammer rimarcando che Vienna continuerà a lavorare per ampliare l’uso delle energie rinnovabili. “L’energia nucleare non è né sostenibile né sicura”, ha dichiarato in precedenza anche presidente austriaco, Alexander Van der Bellen. Come comunicato dalla presidenza austriaca, per van der Bellen, “naturalmente anche il gas naturale è una fonte di energia fossile dannosa per il clima e deve essere gradualmente sostituito da alternative a impatto climatico zero”. A ogni modo, ha evidenziato il capo dello Stato austriaco, classificando il nucleare come energia sostenibile la Commissione europea invia “il segnale sbagliato, anche sui mercati dei capitali”.
Per Van der Bellen, “non tutte le centrali nucleari in Europa potranno essere chiuse domani”. Tuttavia, “una valutazione del nucleare come energia verde è un incentivo a continuare a investire in questa tecnologia pericolosa, è la strada sbagliata”. Il presidente dell’Austria ha proseguito: “Sono convinto che dobbiamo fare tutto il possibile per creare un mondo in cui valga la pena vivere per i nostri figli e nipoti. Dobbiamo superare insieme la crisi climatica. E la tecnologia sarà una chiave importante per il successo di una buona vita per le generazioni future, ma non certo l’energia nucleare. Perché è stato dimostrato che non è né sostenibile né sicuro. Guardiamo a Chernobyl, guardiamo a Fukushima”. Van der Bellen ha, infine, affermato: “Non abbiamo molto tempo per scongiurare gli effetti peggiori della crisi climatica e passare all’energia pulita. Ora dobbiamo impostare la strada giusta per il futuro in modo da poter raggiungere questo obiettivo e lasciare ai nostri figli e nipoti un mondo in cui valga la pena vivere”.
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