Il ministro degli Esteri turco: “Al lavoro per un imminente incontro tra Al Sisi ed Erdogan”

Nel corso della sua visita al Cairo Cavusoglu ha teso la mano all'Egitto: "Faremo di tutto per evitare di rompere nuovamente i nostri rapporti"

Il ministro degli Esteri della Turchia, Mevlut Cavusoglu, ha annunciato oggi, durante la sua visita al Cairo, “di essere al lavoro per preparare un incontro” tra i presidenti di Turchia ed Egitto, rispettivamente Recep Tayyip Erdogan e Abdel Fattah al Sisi. È quanto emerso durante una conferenza stampa congiunta di Cavusoglu con l’omologo egiziano, Sameh Shoukry, tenuta al termine dell’incontro tra le due delegazioni. In questa occasione, il capo della diplomazia turco ha dichiarato di “voler ristabilire le relazioni diplomatiche tra i due paesi al massimo livello”. “È possibile che non saremo d’accordo in futuro ma faremo di tutto per evitare di rompere nuovamente i nostri rapporti”, ha spiegato il ministro turco, ribadendo la volontà di porre fine “a un decennio di allontanamento tra i due Paesi”. Cavusoglu ha inoltre ringraziato l’Egitto per l’assistenza fornita alle vittime del terremoto dello scorso 6 febbraio, confermando che “i rapporti con l’Egitto sono storici”. Il ministro turco ha infine esortato le aziende turche a raddoppiare i loro investimenti nel Paese delle piramidi per rafforzare la cooperazione economica con l’Egitto.

Da parte sua, Shoukry ha spiegato “che c’è un coordinamento con la Turchia su diverse questioni regionali”. “Il livello delle relazioni diplomatiche con l’Egitto sarà innalzato al livello degli ambasciatori il prima possibile”, ha detto il capo della diplomazia egiziano, spiegando di aver discusso di una serie di questioni regionali tra cui le crisi in Siria e in Libia, la causa palestinese, la situazione in Iraq e il recente accordo raggiunto tra Iran e Arabia Saudita. La visita di Cavusoglu in Egitto è la prima di un responsabile della diplomazia turca al Cairo da undici anni. Dopo il duplice sisma che ha colpito lo scorso 6 febbraio il sud della Turchia provocando oltre 45 mila morti, il ministro Shoukry si è recato nelle zone terremotate il 27 febbraio per esprimere la sua solidarietà e le sue condoglianze e ha incontrato il ministro Cavusoglu. L’Egitto ha anche inviato aiuti umanitari alla Turchia per le vittime del terremoto.

Dopo anni di gelo diplomatico, Egitto e Turchia hanno manifestato segnali di un crescente riavvicinamento. La stretta di mano avvenuta durante la cerimonia inaugurale dei Mondiali di calcio in Qatar, lo scorso novembre a Doha, tra Al Sisi e il presidente della Turchia Erdogan, sotto l’occhio dell’emiro Tamim bin Hamad al Thani, ha lasciato presagire una nuova fase delle relazioni. I rapporti tra Turchia ed Egitto sono diventati tesi dopo il rovesciamento nel 2013 dell’allora presidente Mohamed Morsi, sostenuto da Ankara, da parte da parte di Abdel Fattah al Sisi, a quel tempo capo di Stato maggiore delle Forze armate.

Solo nel 2021, i due Paesi hanno avviato consultazioni tra alti funzionari del ministero degli Esteri. I funzionari egiziani avevano espresso cautela su qualsiasi riavvicinamento, anche se Erdogan ha affermato a luglio che non vi era motivo per cui i colloqui ad alto livello non dovessero aver luogo. Il riavvicinamento tra Ankara e Il Cairo potrebbe avere importanti conseguenze anche nella regione del Mediterraneo allargato, un’area strategica per l’Italia, a partire dalla Libia, dove turchi ed egiziani sostengono due coalizioni rivali: Ankara è schierata con il Governo di unità nazionale (Gun) del premier ad interim Abdulhamid Dabaiba, sostenuto dalle Nazioni Unite; Il Cairo invece appoggia il Governo di stabilità nazionale (Gsn) designato dal Parlamento basato in Cirenaica, la regione libica orientale, e guidato da Fathi Bashagha.

Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram