Egitto-Siria: il presidente Al Sisi esprime le condoglianze ad Assad, è il primo colloquio in nove anni

Il presidente siriano ha espresso apprezzamento per il "gesto gentile"

Siria assad

Il presidente dell’Egitto, Abdel Fattah al Sisi, ha intrattenuto quest’oggi un colloquio telefonico con l’omologo della Siria, Bashar al Assad, per esprimere “le sue sincere condoglianze per le vittime del devastante terremoto che ha colpito ieri il Paese”. Lo ha reso noto il portavoce presidenziale egiziano, Ahmed Fahmy.

Si è trattato del primo colloquio telefonico in assoluto tra i due leader da quando Al Sisi è salito al potere nel 2014. “Il presidente della Siria, da parte sua, ha espresso il suo apprezzamento per il suo gesto gentile, sottolineando l’orgoglio della Siria per le relazioni storiche e fraterne tra i due Paesi”, conclude la nota diffusa dall’ambasciatore Fahmy. La notizia del colloquio è stata confermata anche dall’agenzia di stampa ufficiale siriana “Sana”. “Il presidente Al Sisi – si legge in un breve lancio di agenzia – ha sottolineato la solidarietà dell’Egitto con la Siria e il suo popolo fraterno, e il desiderio dell’Egitto di fornire assistenza per aiutare il popolo siriano a superare questa dolorosa tragedia”.

E’ di almeno 1.621 morti e oltre duemila feriti l’ultimo bilancio delle vittime nelle provincie siriane colpite dalle due violente scosse di terremoto di magnitudo 7.8 e 7.6 registrate ieri nella provincia meridionale turca di Kahramanmaras. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr), organizzazione non governativa con sede a Londra con una vasta rete di fonti sul campo, secondo la quale almeno 72 città e villaggi sarebbero stati devastati dal sisma nella Siria nordoccidentale e occidentale. Fonti del Sohr hanno spiegato che l’elevato numero di vittime è dovuto agli scarsi equipaggiamenti delle squadre di soccorso. Migliaia di persone hanno inoltre trascorso la notte fuori dalle loro abitazioni in ripari di fortuna all’aperto, nonostante le temperature sotto lo zero, a causa delle continue scosse di assestamento che stanno provocando crolli degli edifici danneggiati.

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