L’Egitto lancerà un nuovo indice per la sterlina egiziana vincolato ad alcune divise straniere e all’oro. Lo ha annunciato il governatore ad interim della Banca centrale, Hassan Abdullah, nel corso di una conferenza sull’economia. “L’Egitto non è un Paese esportatore di petrolio e non può ancorare la sterlina al dollaro”, ha detto Abdullah, aggiungendo che le autorità egiziane stanno “attualmente lavorando sui contratti per un indice della sterlina”. Secondo il funzionario statale, gli Stati Uniti non sono il principale partner commerciale dell’Egitto, motivo per cui un ancoraggio al dollaro sarebbe controproducente. Vale la pena ricordare che la Banca centrale d’Egitto dovrebbe annunciare nelle prossime settimane i nuovi obiettivi per l’inflazione. Quest’anno le autorità puntavano a un tasso di inflazione compreso tra il 5 e il 9 per cento, ma lo scorso settembre l’indice dei prezzi al consumo nelle aree urbane ha superato il 15 per cento su base annua. Il governatore ad interim della Banca centrale ha ammesso che il Paese delle piramidi si trova ad affrontare “condizioni difficili” nell’attuale contesto di crisi economica globale.
Una fonte bancaria egiziana ha riferito nei giorni scorsi ad “Agenzia Nova” che il governo sta pensando di rendere più flessibile il tasso di cambio della sterlina egiziana con le divise straniere, ma “preferisce farlo in modo graduale per evitare forti aumenti dell’inflazione”. L’Egitto ha liberalizzato la valuta nazionale nel 2016, mantenendo però il tasso di cambio all’interno di banda di oscillazione per evitare eccessive fluttuazioni potenzialmente dannose per l’economia del Paese arabo più popoloso al mondo, con i suoi oltre 100 milioni di abitanti. Secondo la stampa egiziana, una maggiore elasticità del tasso di cambio sarebbe una precisa richiesta del Fondo monetario internazionale (Fmi) nell’ambito del pacchetto di aiuti in corso di negoziazione. Secondo la fonte di “Nova”, il governo è tendenzialmente favorevole a questa misura, ma vuole procedere gradualmente per evitare un improvviso aumento dei prezzi.
Vale la pena sottolineare che un apprezzamento del dollaro nei confronti della sterlina egiziana genera inflazione nel Paese delle piramidi, mentre un rafforzamento della divisa nazionale nei confronti delle valute estere comporta in linea di massima un calo dei prezzi. La sterlina egiziana è scesa in modo significativo dallo scorso marzo 2022 rispetto alle principali valute estere. Il prezzo del dollaro nei confronti della sterlina è aumentato di circa il 25 per cento rispetto al livello del 20 marzo, superando quota 19,70 sterline. In un’intervista rilasciata ad “Al Arabiya” da Hisham Ezz al Arab, consigliere del governatore della Banca centrale, Hassan Abdalla, ha affermato che ogni aumento del 10 per cento del tasso di cambio del dollaro rispetto alla sterlina si traduce in un aumento del 4 per cento dell’inflazione in Egitto, mentre il calo del 10 per cento del dollaro rispetto alla sterlina riduce l’inflazione dello 0,5 per cento. Secondo il consulente del governatore della Banca centrale il debito egiziano rappresenta l’80 per cento del prodotto interno lordo, una percentuale bassa rispetto alla media globale.
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