L’Unione europea non abbandonerà mai il popolo del Burkina Faso e, se le condizioni lo permetteranno, noi continueremo a mettere in atto tutti gli strumenti di aiuto a nostra disposizione. Lo ha dichiarato la rappresentante speciale dell’Ue per il Sahel, Emanuela Del Re, in un’intervista concessa ad “Agenzia Nova” al termine della sua missione in Burkina Faso. “È stata una visita molto intensa e opportuna in un momento particolare per il Burkina Faso, dove è stata di recente approvata la Carta transizione che definisce la durata e le caratteristiche dell’impegno del Paese per un ritorno all’ordine costituzionale. Ho incontrato rappresentanti della società civile, del mondo politico e ho fatto visita al campo per sfollati di Kaya e ai progetti di sviluppo, oltre ad incontrare il presidente (Paul-Henri Sandaogo) Damiba”, ha affermato Del Re, sottolineando come sia la prima rappresentante di un partner internazionale ad essere ricevuta dopo la sua investitura a presidente della Transizione, avvenuta ieri.
“È stato un lungo incontro che ha permesso di esplorare molti aspetti della transizione e di capire la visione del presidente su futuro del Paese e di analizzare le sfide attuali in modo approfondito. Il presidente ha mostrato grande apprezzamento per l’azione dell’Ue e il desiderio che l’Ue continui ad appoggiare il Paese durante la transizione”, ha proseguito la rappresentante Ue, ribadendo l’impegno nella lotta contro il terrorismo in Burkina Faso, dove le sfide sono mutate e si sono intensificate (nel Paese ci sono attualmente circa 1,7 milioni di sfollati).
L’Ue, ha proseguito l’ex viceministra degli Esteri, “vuole essere al fianco del Burkina Faso, e c’è una discussione in atto molto seria su come intervenire sul piano della sicurezza”, ha aggiunto Del Re, che sulla recente approvazione della Carta, e sulle polemiche sorte a causa di una fase di transizione della durata di 36 mesi, ha notato: “Le assise nazionali (che hanno redatto la Carta) sono state ampie come partecipazione ma non completamente inclusive. Nonostante le critiche mosse, tuttavia, c’è anche uno spirito costruttivo che va apprezzato”. La rappresentante Ue ha quindi rivolto un appello alle autorità di transizione di Ouagadougou affinché rilascino al più presto il presidente deposto Roch Marc Christian Kaboré: “Ho fatto presente che detenere una persona senza alcuna accusa è inaccettabile”, ha affermato Del Re. Un accenno, infine, al nuovo primo ministro ad interim Albert Ouedraogo: “Non ho avuto modo di incontrarlo perché non si è ancora insediato ufficialmente, ma è chiaro che si tratta di un passo in avanti e di un segnale che si sta cominciando a costituire un percorso. L’Ue aspetta risultati, questo è il nostro intento”, ha concluso la rappresentante Ue.
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