E’ un’Italia metà rossa e metà arancione quella che da oggi, e fino al 6 aprile, dovrà rispettare le nuove misure introdotte dall’ultimo decreto anti Covid varato dal governo Draghi. Sono 10 le Regioni (Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Marche, Molise, Puglia) insieme a Trento che da oggi si trovano in zona rossa. Tutte le altre in arancione, esclusa la Sardegna che rimane in zona bianca. Il governo ieri ha pubblicato le Faq — le risposte alle domande frequenti — per chiarire i dubbi su regole e divieti.
Le regole anti Covid in zona rossa
In zona rossa sono vietati gli spostamenti se non per lavoro, salute, e necessità con autocertificazione. E’ sempre consentito il ritorno presso la propria residenza, domicilio o abitazione. Le scuole di ogni ordine e grado sospendono le attività in presenza, anche nei nidi e materne. La didattica si svolge in modalità a distanza per circa 8 studenti su 10. I bar e i ristoranti devono essere chiusi ma possono effettuare servizio a domicilio e asporto (fino alle 18 bar, alle 22 altri). E’ vietato recarsi in visita da parenti e amici, a meno che non si tratti di persone non autosufficienti (massimo un adulto con 2 minori). Chiusi cinema, teatri, palestre, piscine, centri sportivi, così come negozi (compresi parrucchieri, barbieri, centri estetici) tranne quelli per i servizi essenziali (che però non possono però vendere prodotti diversi da quelli specificati nell’allegato al Dpcm). Per i genitori separati in zona rossa “gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Regioni e tra aree differenti”. Sulle seconde case i governo ribadisce che “è possibile raggiungerle anche in un’altra Regione o Provincia autonoma (da e verso qualsiasi zona: bianca, gialla, arancione, rossa), solo a coloro che possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente al 14 gennaio 2021” ma la seconda casa “non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare e vi si può recare unicamente tale nucleo”.
Divieti in zona arancione
In zona arancione sono consentiti gli spostamenti nel comune tra le 5 e le 22, per lavoro, studio, salute, necessità. Chiusi bar e ristoranti che possono effettuare servizio a domicilio e asporto (fino alle 18 i bar, fino alle 22 gli altri). Rimangono aperti i negozi, tranne nei centri commerciali chiusi i festivi e i prefestivi. Chiusi cinema, teatri, palestre, piscine. Si può praticare sport nel comune, all’aperto e da soli, o in centri sportivi all’aperto. E’ possibile recarsi in visita da parenti e amici una volta al giorno, tra le 5 e le 22, all’interno del comune per un massimo di 2 persone (esclusi under14 e disabili). Le scuole mantengono la modalità in presenza ma i presidenti delle Regioni possono, in casi particolari, chiudere immediatamente tutto e lasciare solo la Dad.
Misure per Pasqua
Il 3, 4 e 5 aprile 2021 tutta Italia sarà zona rossa. Sarà però possibile, come accaduto durante il periodo natalizio, “una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata della stessa Regione, tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone e con minori di 14 anni, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione”.
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