La Protezione Civile ha emanato già una seconda ordinanza, sulla base dell’aggiornamento della situazione sull’isola d’Ischia, con il quale il direttore generale per i lavori pubblici della Protezione Civile della Regione Campania è stato nominato commissario delegato per gli studi e le analisi necessarie a definire la prima area di pericolosità, perché la frana ha anche causato un mutamento dell’assetto idrogeologico dell’area”. Lo ha dichiarato il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, durante l’audizione alla Commissione Ambiente riunita alla Camera. “Bisognerà pertanto definire le zone a maggior rischio per capire in quali sarà possibile consentire l’accesso ai cittadini e in quali non sarà possibile. Il commissario riunirà enti, università ed esperti che hanno già studiato e conoscono bene l’area per raccogliere tutte le informazioni utili a definire le zone a maggior rischio”, ha aggiunto.
“Il Consiglio dei ministri del 27 novembre ha deliberato lo stato di emergenza per l’isola di Ischia e ha previsto lo stanziamento di 2 milioni di euro a valere sul fondo per le emergenze nazionali. Questa somma costituisce, però, solo il primo stanziamento finalizzato all’attivazione delle varie attività anche sotto il profilo contabile, come previsto dal codice della protezione civile. Faranno seguito ulteriori assegnazioni economiche da disporre mediante delibere del Cdm che saranno proposte dal dipartimento di Protezione civile e adottate su un quadro di fabbisogni che giorno dopo giorno diventa più chiaro” ha detto ancora.
“La situazione emergenziale di Ischia ha una peculiarità, perché vede la compresenza di tre fattori di rischio: la condizione preesistente di dissesto che deriva da caratteristiche geologiche dell’isola; ci sono poi attività in corso rispetto all’evento sismico del 2017, con interventi strutturali su alcuni edifici e, infine, l’evento di quest’anno” ha aggiunto. “Questi tre fattori – ha aggiunto – si integrano e offrono la visione di una situazione non paragonabile ad altre emergenze”.
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