Da lunedì due italiani su 3 (66 per cento) sono costretti ad affrontare le restrizioni nelle Regioni arancioni, e quelle più rigide in vigore nelle rosse per il rischio Covid, dove risiedono quasi 40 milioni di persone. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in occasione dell’entrata in vigore del nuovo dpcm con la nuova mappa dei colori che scatta da lunedì, dove restano gialle solo la Valle d’Aosta, la Liguria, il Lazio, la Calabria, la Puglia e la Sicilia, mentre la Sardegna con 1,61 milioni di abitanti è bianca. Si tratta – si legge in una nota – della dimostrazione evidente del peggioramento della situazione per l’avanzare dei contagi con effetti sulle libertà individuali, sulla vita sociale ma anche sulla sostenibilità economica delle attività produttive ad un anno dall’inizio della pandemia.
Chiusure e Covid: crolla la spesa degli italiani
Per effetto dei lockdown, delle chiusure a singhiozzo, dei limiti agli spostamenti e dello smart working la spesa familiare degli italiani è crollata a 2.328 euro mensili, in calo del 9,1 per cento rispetto al 2019, raggiungendo il valore minimo da 20 anni. Se i consumatori alimentari delle famiglie aumentano leggermente, non riescono tuttavia a compensare il crollo delle spese per hotel e ristoranti in diminuzione del 39 per cento, mentre quelle per ricreazione, spettacoli e cultura e per il trasporto scendono rispettivamente del 26 e del 25 per cento, anche per effetto del drammatico crollo del turismo. In questo contesto – prosegue la Coldiretti – diventa fondamentale una accelerazione della campagna vaccinale a livello nazionale ed estero anche perché il green pass vaccinale che consente gli spostamenti tra Paesi dell’Unione europea potrebbe salvare l’estate degli stranieri in vacanza in Italia che vale 11,2 miliardi per il sistema turistico nazionale in spese per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Bankitalia.