Si conclude oggi “Freedom Shield”, l’esercitazione congiunta delle forze armate di Corea del Sud e Stati Uniti in corso dal 13 marzo scorso. Il programma dell’esercitazione, presentata come “la più vasta” manovra combinata delle due forze armate da anni a questa parte, ha incluso anche simulazioni di sbarco anfibio. “Freedom Shield è concepita per rafforzare le capacità di difesa e risposta dell’Alleanza concentrandosi all’interno dello scenario dell’esercitazione su aspetti quali il mutamento dell’ambiente di sicurezza, l’aggressione della Repubblica Popolare Democratica di Corea (Corea del Nord) e le lezioni apprese dai recenti conflitti”, afferma una nota diffusa dalle forze armate dei due Paesi all’inizio dell’esercitazione. Funzionari della Difesa sudcoreana hanno sottolineato che anche le forze armate della Corea del Nord sono attualmente impegnate nelle loro annuali esercitazioni invernali.
Il ministero della Difesa della Corea del Sud ha annunciato questa settimana che le forze armate sudcoreane e statunitensi intraprenderanno a giugno le esercitazioni congiunte a fuoco vivo “più grandi di sempre”, in un ulteriore aumento delle tensioni militari in atto ormai da mesi nella Penisola coreana. Le esercitazioni, che secondo il ministero della Difesa coreano comporteranno la mobilitazione di sistemi d’arma avanzati, saranno parte di un più ampio programma teso a celebrare il 70mo anniversario dell’alleanza tra Corea del Sud e Stati Uniti: “Il programma è stato concepito per esibire la capacità dei due Paesi di concretizzare la pace attraverso la forza con l’azione, in un difficile contesto di sicurezza generato dalle minacce balistica e nucleare della Corea del Nord”, afferma un comunicato del ministero.
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