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Colpo di stato in Gabon, il leader golpista Nguema: “Ali Bongo non poteva esercitare un terzo mandato”

Per i militari non ha rispettato la Costituzione

Libreville
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Il presidente del Gabon, Ali Bongo Ondimba, è stato deposto dall’esercito perché non ha rispettato la Costituzione. Lo ha dichiarato in un’intervista a “Le Monde Afrique” il generale Brice Oligui Nguema, capo della Guardia presidenziale gabonese e leader del colpo di Stato con il quale oggi un gruppo di militari hanno deposto il presidente. Ali Bongo “non aveva il diritto di esercitare un terzo mandato: la Costituzione è stata violata e il metodo elettorale in sé non era buono. Così l’esercito ha deciso di voltare pagina, di assumersi le proprie responsabilità”, ha dichiarato il militare. Decine di militari oggi hanno portato in trionfo il generale Nguema, celebrando il successo dell’azione di forza contro il governo di Ali Bongo. In immagini trasmesse sull’emittente di Stato, i militari hanno urlato “presidente Oligui” e festeggiato la deposizione del presidente eletto. Considerato un militare influente nell’esercito del Gabon, Nguema è stato nominato nel 2018 nei servizi di intelligence della Guardia repubblicana, quindi promosso alla guida della Guardia.

La mattinata del golpe

Un gruppo di alti ufficiali delle forze armate del Gabon si è rivolto ai cittadini attraverso la televisione nazionale nelle prime ore di oggi, annunciando di aver assunto il potere nel Paese. L’annuncio da parte della commissione elettorale della vittoria del presidente uscente alle elezioni che si sono tenute domenica.

Nel videomessaggio trasmesso dall’emittente televisiva “Gabon 24”, gli ufficiali sostengono di rappresentare tutte le forze di sicurezza e di difesa del Paese centrafricano, e annunciano che i risultati delle recenti elezioni “sono stati cancellati” e i confini nazionali chiusi sino a nuovo ordine. Gli ufficiali proclamano inoltre lo scioglimento delle istituzioni statali. Secondo fonti ripresa dai media locali, nella notte la capitale Libreville è stata teatro di scontri a fuoco. Dal governo del Gabon non è giunto sinora alcun commento ufficiale.

Il presidente ai domiciliari

Il presidente Ondimba è “agli arresti domiciliari”, circondato dalla sua famiglia e dai suoi medici e uno dei suoi figli, Noureddin Bongo Valentin, è stato arrestato hanno dichiarato in diretta televisiva su “Gabon24” i militari. “Il presidente Ali Bongo è tenuto agli arresti domiciliari, circondato dalla sua famiglia e dai suoi medici”, hanno dichiarato i militari, che si sono organizzati sotto il nome di Comitato per la transizione e il ripristino delle istituzioni (Ctri). Nella dichiarazione, i militari hanno letto i nomi delle persone tenute agli arresti insieme al capo dello Stato, precisando che i fermati dovranno rispondere di “alto tradimento” e che un’inchiesta sarà aperta a carico loro sulla base di queste accuse. L’annuncio smentisce le voci, circolanti sui social nelle ultime ore, secondo le quali il presidente Ali Bongo sarebbe fuggito in Marocco.

La condanna dell’Unione africana 

L’Unione africana ha condannato “con fermezza” il colpo di Stato e ha fatto appello ai militari affinché non dimentichino la loro “vocazione repubblicana” e garantiscano “l’integrità fisica” del presidente Ondimba e dei suoi familiari. In un comunicato pubblicato oggi, il presidente della commissione dell’Ua, Moussa Faki Mahamat, ha espresso la sua “grande inquietudine” a fronte degli eventi che hanno coinvolto il presidente gabonese nelle ultime ore, definiti “un tentativo di colpo di Stato”. Mahamat ricorda che l’azione di forza “costituisce flagrante violazione degli strumenti giuridici e politici dell’Unione africana, inclusa la Carta africana sulle elezioni, la democrazia e la governance”. Il massimo rappresentante dell’Ua chiede che venga garantita l’incolumità di tutti gli arrestati e incoraggia “tutti gli attori politici, civili e militari del Gabon a privilegiare le vie politiche pacifiche” per ripristinare al più presto un ordine costituzionale democratico.

Il voto nel Paese

Questa notte, prima dell’annuncio dei militari, la commissione elettorale del Gabon ha proclamato la rielezione del presidente uscente con il 64,2 per cento dei voti. In una dichiarazione diffusa alla televisione nazionale “Gabon Première” intorno alle ore 3.30, il presidente del Centro elettorale gabonese (Cge) Stéphane Bonda ha dichiarato che “al termine della centralizzazione dei risultati (…) è eletto Bongo Ondimba Ali con 293.919 voti pari al 64,27%”, delle preferenze. Il tasso di partecipazione, ha aggiunto, è stato del 56,6 per cento. Il rivale di opposizione, candidato unico per la piattaforma “Alternance 2023” (A23), ha ottenuto secondo le autorità solo il 30,7 per cento dei voti. Ossa, ha rivendicato la vittoria alle elezioni di domenica e ha invitato il capo dello Stato uscente, Ali Bongo Odimba, ad “organizzare il trasferimento dei poteri” I risultati ufficiali sono stati dati nel cuore della notte dalla televisione di Stato senza che fosse stato fatto alcun annuncio in anticipo dell’evento, in pieno coprifuoco e mentre Internet è sospeso in tutto il Paese, entrambe misure decretate dal governo prima della chiusura delle urne, per scongiurare la presunta diffusione di “notizie false” ” e di possibile “violenze”.

Sempre in occasione del voto, l’authority per le comunicazioni ha inoltre annunciato il “divieto provvisorio” di trasmettere nel Paese alle emittenti francesi France 24, Rfi e TV5 Monde, accusate di “non essere obiettive”. In un comunicato, France Medias Monde, società madre di Rfi e France 24, ha poi contestato il divieto a trasmettere, lamentando una sospensione “priva di fondamento”.


 

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