Prosegue la visita a Nuova Delhi del segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, che oggi ha incontrato l’omologo dell’India, Rajnath Singh.“Abbiamo avuto una discussione completa e fruttuosa (…) e siamo ansiosi di lavorare insieme per realizzare il pieno potenziale del partenariato strategico globale India-Usa”, ha sintetizzato Singh dopo il colloquio. Il ministro indiano ha precisato che le discussioni odierne si sono concentrate sull’espansione dell’impegno tra forze armate, sulla condivisione delle informazioni, sulla cooperazione nei settori emergenti della difesa e sul supporto logistico reciproco. L’esponente del governo guidato da Narendra Modi ha aggiunto che sono state esaminate le numerose esercitazioni bilaterali e multilaterali in cui sono coinvolti i due Paesi e che è stato deciso di perseguire una cooperazione rafforzata con il Comando indo-pacifico degli Stati Uniti (Usindopacom), con il Comando centrale (Centcom) e con il Comando Africa (Usafricom).
Singh ha spiegato che l’obiettivo è realizzare il pieno potenziale degli importanti accordi in atto: l’accordo di sostegno logistico Lemoa (Logistics Exchange Memorandum of Agreement) siglato nel 2016, quando l’India è stata riconosciuta, una definizione esclusiva per il Paese asiatico, “major partner” della difesa Usa; l’accordo per la compatibilità e la sicurezza delle comunicazioni Comcasa (Communications, Compatibility, Security Agreement) del 2018 e l’accordo per la cooperazione geo-spaziale Beca (Basic Exchange and Cooperation Agreement) del 2020. A questo proposito Singh ha riferito di aver invitato l’industria statunitense a trarre vantaggio dalle politiche indiane di liberalizzazione degli investimenti esteri diretti.
Il ministro indiano si è poi soffermato sul recente vertice dei leader di India, Stati Uniti, Giappone e Australia, il cosiddetto Quad, in cui è stata ribadita la comune “determinazione a mantenere una regione indo-pacifica libera, aperta e inclusiva”. È stata anche evidenziata la necessità di un rafforzamento delle capacità di rispondere ad alcune sfide non tradizionali come le fuoriuscite di petrolio e i disastri ambientali, il traffico di droga, la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata. “L’India è impegnata a consolidare ulteriormente la sua solida partnership per la difesa con gli Stati Uniti. Non vedo l’ora di collaborare in modo stretto per rendere il rapporto India-Usa uno dei partenariati che definiranno il XXI secolo”, ha concluso Singh.
Secondo la stampa indiana la Cina è stata un tema centrale dei colloqui e l’amministrazione del presidente statunitense Joe Biden fornirà all’India l’accesso a migliori capacità e tecnologie per far rispettare il diritto internazionale nell’Indo-Pacifico. Austin, giunto ieri, è stato ricevuto dal primo ministro Modi, con cui ha parlato del ruolo della difesa nella partnership strategica tra i due Paesi, e ha poi incontrato il consigliere per la Sicurezza nazionale indiano, Ajit Doval. Austin su Twitter lo ha definito “un grande incontro” e ha ribadito l’importanza della cooperazione di settore: “L’ampiezza della cooperazione tra le nostre due nazioni riflette il significato della nostra grande partnership nella difesa, poiché collaboriamo per affrontare le sfide più pressanti della regione indo-pacifica”. La visita si concluderà domani.
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