L’Italia è spaccata in due, alle devastazioni dei roghi al sud si aggiungono i danni all’agricoltura causati dal maltempo al nord che hanno già superato i 6 miliardi di euro. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo con alte temperature, a preoccupare – si legge in un comunicato di Coldiretti – sono la disattenzione e l’azione dei piromani con il 60 per cento degli incendi che si stima sia causato volontariamente. Ci vorranno almeno 15 anni per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate. Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possano più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente. Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, anche nei confronti delle azioni criminali. È dunque importante l’azione di prevenzione e di attenzione.
Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco dei roghi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati. Proprio per garantire una funzione di controllo e monitoraggio ed intervenire tempestivamente Coldiretti e Vigili del fuoco (Vvf), con il supporto dell’Associazione A.n. -Agrivenatoria biodiversitalia, hanno sottoscritto un protocollo per le attività di lotta attiva agli incendi di bosco o per rischi idrogeologici. L’accordo prevede che gli agricoltori mettano a disposizione spazi per i mezzi di pronto intervento e partecipino a progetti mirati per lo sviluppo di procedure per l’allertamento delle squadre operative dei Vvf in caso di emergenze. Nella lotta agli incendi è determinante la velocità di azione e sono proprio gli agricoltori sul territorio che costituiscono una rete naturale e diffusa di sorveglianza, senza la quale il conto delle devastazioni sarebbe molto più pesante, ma che li espone anche a gravi rischi, specie in una situazione dove la siccità e le alte temperature favoriscono l’espandersi rapido delle fiamme. Il secondo asse della collaborazione prevista dall’accordo riguarda il supporto al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco da parte di Coldiretti ed Ab, con eventuale formazione a favore degli operatori Vvf, per interventi finalizzati alla gestione di insetti pericolosi, come gli imenotteri aculeati, anche al fine di preservare l’ecosistema e la biodiversità, con la messa in sicurezza delle api.
Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram