L’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per il clima, John Kerry, inizia da domani una serie di visite in Europa. Lo riferisce il dipartimento di Stato Usa, secondo cui Kerry si recherà a Londra, Bruxelles e Parigi dall’8 al 10 marzo per lavorare “con gli alleati europei e rafforzare l’ambizione climatica globale”. Un tour che si svolge in vista del vertice sul clima convocato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden dal 22 al 23 aprile e della 26esima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, nota anche come COP26. A Londra, il segretario Kerry incontrerà i rappresentanti del governo britannico che ospiteranno la COP26 questo novembre a Glasgow. A Bruxelles, il segretario Kerry avrà dei colloqui con membri della Commissione europea. A Parigi incontrerà i funzionari del governo francese.
Kerry e la partnership nella lotta al cambiamento climatico
Il multilateralismo è una componente essenziale della politica di Kerry nella lotta al cambiamento climatico. Per riuscire a contenere gli effetti negativi dei cambiamenti climatici è necessario “elevare le nostre ambizioni”, aggiornando l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi da qui al 2030che la comunità scientifica aveva fissato tre anni fa. Lo ha dichiarato l’inviato speciale della presidenza Usa per il Clima nel suo intervento alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza. Nel giorno in cui gli Usa tornano nell’Accordo sul clima, ha detto Kerry, “sfortunatamente, solo uno o due Paesi hanno raggiunto gli obiettivi prefissati a Parigi”. E “anche se facessimo tutto quello che abbiamo detto a Parigi, le temperature salirebbero comunque di 3,5 gradi. Quindi dobbiamo elevare le ambizioni”. Dobbiamo essere “ambiziosi” e “onesti” riconoscendo che la comunità internazionale non è neanche vicina a dove dovrebbe essere”. “Se non riusciamo a ridurre le nostre emissioni in modo adeguato, e vale per gli Stati Uniti, per la Cina, per l’India, per la Russia, per il Giappone e per l’Unione europea, semplicemente non avremo più la possibilità di mantenere l’aumento delle temperature sotto i 1,5 gradi”, ha aggiunto l’ex Segretario di Stato.
Leggi altre notizie su Nova News