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Cinque Paesi dell’Ue chiedono un vertice straordinario sulle forniture dei vaccini anti-Covid

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I primi ministri di Austria, Bulgaria, Lettonia, Repubblica Ceca e Slovenia chiedono la convocazione di un vertice europeo sulla distribuzione dei vaccini contro il Covid-19. Come riferito dal cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, è stata inviata una lettera al presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al presidente del Consiglio Charles Michel, e nell’iniziativa è stato coinvolto anche il premier portoghese, Antonio Costa, in qualità di presidente di turno del Consiglio Ue. Kurz e Costa si sono sentiti oggi nel corso di una conversazione telefonica. Quanto sta avvenendo in merito alle forniture di vaccini, con Paesi che stringono accordi segreti per ottenere le forniture, secondo il cancelliere austriaco contraddice “lo spirito di solidarietà europea”, che ha così ribadito quanto affermato ieri. Affinché tutti gli Stati dell’Ue raggiungano i loro obiettivi di vaccinazione per il secondo trimestre, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dovrebbe tenere un vertice “il prima possibile”, secondo quanto si legge nella lettera il cui testo è stato pubblicato oggi.


Quanto si legge nella missiva ribadisce le dichiarazioni rilasciate ieri da Kurz: “Nei giorni scorsi” si sarebbe scoperto che le consegne di dosi di vaccino da parte delle case farmaceutiche non vengono effettuate secondo il parametro legato alla popolazione. “Se questo sistema continuasse a funzionare in questo modo, creerebbe e aggraverebbe enormi disuguaglianze tra gli Stati membri entro l’estate. Alcuni sarebbero in grado di ottenere l’immunità di gregge in poche settimane, mentre altri rimarrebbero molto indietro”, si legge nella lettera dei cinque capi di governo.

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