Diversi membri dello staff della Casa Bianca sono stati sanzionati per aver fatto in passato uso di cannabis. Lo riferisce l’emittente statunitense “Cnn”, citando fonti a conoscenza della vicenda. A cinque dei collaboratori è stato chiesto di dimettersi, altri sono stati sospesi o stanno continuando a lavorare a distanza.
Il passato da consumatori di marijuana dei soggetti in questione è emerso a seguito di alcuni controlli sui loro precedenti. In molti dei casi che coinvolgono personale non più impiegato, erano in gioco ulteriori fattori di sicurezza, incluso l’uso di droghe pesanti oltre alla cannabis.
Sebbene l’uso della marijuana sia legale in molti Stati dell’Unione, è ancora illegale a livello federale, il che può rappresentare un ostacolo nel processo di autorizzazione di sicurezza federale. Il quotidiano “Daily Beast” è stato il primo a riferire dei casi di licenziamento o allontanamento di personale con utilizzo di cannabis alle spalle da parte dell’amministrazione di Joe Biden.
La Casa Bianca ha comunque sottolineato di aver allentato alcune restrizioni inerenti alla politica di sicurezza, sottolineando l’intenzione di usare maggiore indulgenza nell’assumere persone con una storia di consumo di droga alle spalle. La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha assicurato in un messaggio su Twitter che lo staff “ha collaborato con il servizio di sicurezza per garantire che il passato uso di marijuana non porti alla squalifica automatica del personale al servizio della Casa Bianca”.
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