Un milione di euro complessivi di provvisionale è la richiesta formulata oggi dai legali dei familiari del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso con undici coltellate a Trastevere nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019.
A presentare le richieste alla corte d’assise sono stati gli avvocati Franco Coppi, Massimo Ferandino, Ester Molinaro che difendono quattro delle parti civili costituite: la vedova, la madre, il fratello e la sorella del vicebrigadiere; 250 mila euro per ciascuna posizione. 150 mila euro è stata invece la provvisionale chiesta dall’avvocato Roberto Borgogno che assiste il collega di Cerciello Rega, l’appuntato Andrea Varriale aggredito la stessa sera dagli imputati, i due giovani turisti americani Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth.
50 mila euro sono stati chiesti come provvisionale dall’avvocato Andrea Volpini per il suo assistito il mediatore Sergio Brugiatelli.
Mario Cerciello Rega “era un carabiniere che operava con delicatezza, ucciso in servizio mentre faceva il suo lavoro, morto dissanguato tra atroci dolori, con undici coltellate” ha detto l’avvocato Ferrandino nel suo intervento nel processo. “Quello tra Mario e sua moglie era un amore viscerale ma le mani insanguinate di Elder lo hanno sottratto a Rosa Maria che purtroppo porterà su di sé tutte le ferite del marito”. Ferrandino ha anche detto: “Non possiamo e non dobbiamo accettare la storiella dei due ragazzi indifesi impauriti dalla mafia italiana: non due ragazzi ma due imputati di un gravissimo omicidio. In Italia se non si viene con un intento criminale, non si porta un’arma da guerra”.
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