L’esecutivo è in crisi politica, “le fratture aumentano, non ho parlato di caduta del governo”. Lo ha dichiarato il leader di Azione, Carlo Calenda, intervenuto ai microfoni di “Zapping” su Rai Radio1. “I voti della sinistra si cambiano tra di loro. Quelli della Schlein e del M5s sono molto assimilabili”. Sotto la lente di Calenda è finito il Meccanismo europeo di stabilità. “Va ratificato, è un paracadute per l’Italia, soprattutto in un momento di crisi bancaria. Alla fine “il governo negozierà una roba assolutamente inutile e ridondante”.
Non è mancato un riferimento all’altro leader moderato, Matteo Renzi: “Non si candiderà alla leadership, partecipa alle discussioni ma ha fatto un passo indietro. Immagino che ci sarà nel futuro partito ma non vuole avere ruoli formali direttivi”, ha aggiunto Calenda. Infine un commento sullo stato dell’arte del piano di ripresa e resilienza. “Ci sono ritardi enormi, di cui il governo è consapevole. Pur di non perderli, ho proposto il Piano 4.0 per fare un grande piano di incentivazioni per supportare le imprese su energia e ambiente. Presenteremo un emendamento con tutte le ipotesi di copertura e i risultati attesi”, ha detto il leader centrista.
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