Per il leader di Azione Carlo Calenda gli annunci sul presidenzialismo del premier Giorgia Meloni rappresentano “un’arma di distrazione di massa. Non lo farà. In un Paese di guelfi e ghibellini, litigioso di suo, sarà difficile trovare una sintesi”. In un’intervista a “Repubblica” spiega: “La Presidenza della Repubblica, l’unica istituzione neutra, rappresenta l’unità nazionale: va preservata così com’è. Anche perché è l’unica istituzione apprezzata da tutti”. Il ministro per le Riforme Elisabetta Casellati però intende presentare una proposta entro l’estate però. “Se pensano di approvarla a maggioranza si schianteranno. Serve una Bicamerale redigente. Le priorità sono l’elezione diretta del presidente del Consiglio, il monocameralismo, il riassetto dei poteri dello Stato centrale. Si può ragionare su come delegare alcune funzioni alle Regioni, ma certo non possono essere le 23 competenze ipotizzate dalla Lega nella sua proposta sull’Autonomia differenziata”, prosegue. “Contengono vere e proprie sciocchezze, tipo che le Regioni potranno negoziare direttamente con l’Unione europea sul commercio. Le ho elencate a un imprenditore leghista e mi ha detto: ‘Siamo matti?’. Secondo la Lega con l’Autonomia differenziata si pagheranno meno tasse: ma è falso. Perciò diciamo: niente fughe in avanti”, conclude Calenda.
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