All’indomani delle dichiarazioni del ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin, che ha definito il presidente del Consiglio Giorgia Meloni “incapace” di gestire l’immigrazione, il governo di Parigi cerca di calmare i toni.
Il ministero degli Esteri francese è diventato “furioso” dopo gli attacchi al governo italiano. Lo riferisce il quotidiano “Libération“, ricordando che ieri dopo le critiche di Darmanin il ministro degli esteri Antonio Tajani ha annullato la visita a Parigi, dove in serata avrebbe dovuto incontrare l’omologa Catherine Colonna. L’entourage del ministro dell’Interno ha garantito di non voler tagliare i legami con Roma, garantendo che non ci sono tensioni con il Quai d’Orsay. Secondo uno dei consiglieri del ministro, si è trattato di un “messaggio” inviato ai responsabili del Rassemblement National, partito di Marine Le Pen.
Il ministro dell’Interno francese non ha voluto “ostracizzare” l’Italia con nel sue critiche alla gestione migratoria del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha detto il portavoce del governo rancese, Olivir Veran, all’emittente televisiva “Cnews. Con gli italiani ci si parla, “adorano la politica ma assumono le scelte che fanno” e vogliono che glielo s lasci fare, ha detto Veran, garantendo che la Francia “non ha intenzione d fare altrimenti”.
“Non credo che questa dichiarazione creerà un problema con l’Italia”, ha detto la ministra della Transizione energetica, Agnes Pannier-Runacher all’emittente televisiva “Lci”, spiegando che il “problema è complesso” e che “quelli che promettono dei miracoli” sono degli “imbonitori”. “Questo incidente rimarrà dietro di noi perché la Francia ha troppo bisogno dell’Italia e l’Italia ha troppo bisogno della Francia”, ha affermato il ministro del Bilancio Gabriel Attal all’emittente televisiva “BfmTv”.
Il ministro dell’Istruzione, Pap Ndiaye, ha invece commentato il caso all’emittente radiotelevisiva “France info” sostenendo che la Francia non deve fare delle scuse” all’Italia ma “piuttosto riallacciare” un “dialogo sereno”. Ndiaye, ha ricordato che il Trattato del Quirinale “resta una bussola”. Sull’immigrazione la Francia non fa “la lezione agli italiani”, ha detto all’emittente radiofonica “Europe 1” il ministro dei Trasporti Clement Beaune. Abbiamo proposto più volte “una cooperazione bilaterale ed europea all’Italia per risolvere questo tema”, ha affermato Beaune, sottolineando che “sul tema migratorio non c’è una soluzione che non passi per la cooperazione europea”.
Il ministro della Giustizia francese Eric Dupont-Moretti ieri sera ha commentato le tensioni tra Francia e Italia sostenendo che “tutto sarà dimenticato domani”. La Francia ha “bisogno dell’Italia e l’Italia ha bisogno di noi” per gestire la “questione migratoria”, ha detto il guardasigilli all’emittente televisiva “BfmTv”.
La premier Borne lancia un appello ad un “dialogo calmo” con Roma
La premier francese Elisabeth Borne ha lanciato un appello per un “dialogo calmo” con l’Italia dopo le tensioni emerse a causa delle dichiarazioni del ministro dell’Interno Gerald Darmanin, che ieri ha attaccato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni per la gestione dell’immigrazione. “Vorrei ridire che l’Italia è un partner essenziale della Francia, che la nostra relazione è fondata sul mutuo rispetto e che privilegeremo la concertazione e un dialogo calmo per continuare a lavorare insieme”, ha detto Borne in una dichiarazione ai media.
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