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Blinken: “Lo Stato islamico è stato sconfitto in Siria e Iraq ma la lotta continua”

Riad
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I membri della Coalizione globale per combattere lo Stato islamico (Coalizione globale anti-Daesh) hanno sconfitto insieme l’organizzazione terroristica in Siria e in Iraq, eliminando o catturando i suoi leader, prevenendo attacchi e investendo miliardi nella stabilizzazione delle aree liberate e per la ricostruzione della regione. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, nel suo discorso tenuto in occasione della riunione della Coalizione in corso a Riad, in Arabia Saudita. “Nonostante tutti i nostri progressi, la lotta non è ancora finita”, ha proseguito Blinken, ponendo l’accento sulla necessità di stabilizzare Siria e Iraq garantendo condizioni di sicurezza e umanitarie così come opportunità economiche. “La mancanza di queste condizioni sono il carburante di cui lo Stato islamico si nutre. Per questo dobbiamo rimanere impegnati nel perseguire i nostri obiettivi di stabilizzazione dell’area”, ha spiegato il capo della diplomazia Usa, ricordando il versamento di 148,7 milioni di dollari in favore del fondo Stabilization Pledge Drive il cui obiettivo è raggiungere oltre 601 milioni di dollari.


Parlando degli elementi “sensibili” che richiedono una specifica attenzione nella regione, Blinken ha citato la necessità di rimpatriare i combattenti dell’Is stranieri e i loro familiari. “Il rimpatrio è fondamentale per ridurre la popolazione dei campi profughi, come Al Hol, e dei centri di detenzione che ospitano quasi 10 mila combattenti dell’Is, due mila dei quali provengono da Paesi diversi da Siria e Iraq”, ha affermato il segretario di Stato Usa, ricordando come il mancato rimpatrio dei combattenti stranieri “possa favorire la ripresa delle armi e il tentativo di ripristinare il califfato dello Stato islamico”.

“Fortunatamente stiamo facendo dei progressi. L’anno scorso, più cittadini stranieri sono stati rimpatriati dal nord-est della Siria rispetto ai due anni precedenti messi insieme. Finora, nel 2023, 14 Paesi hanno rimpatriato oltre 2 mila dei loro cittadini, tra cui centinaia di bambini che ora possono avere una nuova possibilità di vita”, ha affermato Blinken, ringraziando il governo iracheno, che dal 2021 ha aperto la strada, “portando a casa quasi 5 mila dei suoi cittadini dal nord-est della Siria, tra cui centinaia di combattenti; alcuni Paesi dell’Asia centrale, che hanno portato a casa molti dei loro cittadini; e il Kuwait, che funge da centro di transito fondamentale per questi rimpatri”. “Gli Stati Uniti sono pronti ad assistere con il rimpatrio, fornendo assistenza diplomatica e logistica, nonché aiutando con la riabilitazione, il reinserimento e, ove applicabile, le indagini e gli sforzi per garantire la responsabilità attraverso procedimenti giudiziari”, ha proseguito.

In merito alla terza area di interesse della Coalizione, Blinken ha ricordato la necessità di “tenere il passo con la minaccia in evoluzione”. “La situazione della sicurezza in tutto il Sahel e in gran parte dell’Africa occidentale è notevolmente peggiorata negli ultimi anni. (…) Oggi l’Africa ospita quasi la metà delle morti per terrorismo a livello mondiale”, ha affermato il segretario di Stato Usa, ricordando le attività dell’Africa Focus Group “che contribuisce a concentrare la nostra attenzione sulla minaccia terroristica nella regione”. “Questo rafforzerà la sicurezza delle frontiere, raccoglierà i dati biometrici dei terroristi, contrasterà la propaganda e il finanziamento dell’Is e altro ancora. Gli Stati Uniti stanno sostenendo questi sforzi e hanno appena promesso 130 milioni di dollari per migliorare la capacità antiterrorismo civile nell’Africa subsahariana, inclusi oltre 22 milioni di dollari per partnership con l’Africa costiera occidentale”, ha affermato Blinken.

“Allo stesso tempo, rimaniamo vigili contro l’evoluzione della minaccia rappresentata dallo Stato islamico del Khorasan. Tutti noi siamo determinati a fare in modo che l’Afghanistan non diventi mai più un rifugio sicuro per i terroristi. Sono grato al Regno Unito per il suo lavoro su questo fronte. Gli Stati Uniti stanno rafforzando i nostri sforzi collettivi con oltre 30 milioni di dollari in nuovi programmi antiterrorismo per l’Asia centrale, che vanno ad aggiungersi ai 50 milioni di dollari che abbiamo investito nello sviluppo di capacità per la regione”, ha proseguito il capo della diplomazia Usa. “Infine rimaniamo concentrati sull’interruzione della capacità dell’Is di raccogliere e spostare fondi in più giurisdizioni, inclusa la Direzione generale delle province. Oggi annuncio la designazione di due leader del ‘Pil dell’Is ‘come terroristi appositamente designati: il capo dell’ufficio Bilad al Rafidayn con sede in Iraq e un dirigente dell’ufficio Al Furqan con sede nel Sahel”, ha concluso Bliken, ricordando che la comunità globale deve far fronte a numerose sfide per la sicurezza con lo scopo di “portare avanti l’impegno collettivo per sconfiggere l’Is ed eliminare la piaga del terrorismo in tutto il mondo”.

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