La Federazione Russa vuole “fiaccare lo spirito” della comunità internazionale, e crede di poter continuare la sua aggressione nei confronti dell’Ucraina senza conseguenze: ma si sbaglia. Lo ha detto il presidente Usa, Joe Biden, parlando davanti all’Assemblea generale dell’Onu a New York. “Se iniziamo ad abbandonare i principi alla base dello statuto dell’Onu, come faranno i Paesi a sentirsi protetti e al sicuro? Come faremo a garantire l’indipendenza delle nazioni, se decidiamo di abbandonare l’Ucraina?”, ha chiesto Biden, sottolineando la necessità di “porre fine a questa aggressione, per prevenirne di nuove in futuro”. Per questo motivo, ha concluso, gli Stati Uniti e gli alleati in tutto il mondo “continueranno a rimanere al fianco del popolo ucraino”.
Sempre parlando di Russia, Biden ha affermato che il controllo degli armamenti è un pilastro della sicurezza internazionale: non dobbiamo essere d’accordo su tutto per fare progressi su temi come questo. “Dopo oltre 50 anni di progressi, la Russia ha annunciato la sospensione del trattato Nuovo Start: una mossa irresponsabile, che mette a rischio tutto il mondo”, ha detto, aggiungendo che gli Usa continueranno a lavorare “in buona fede” per ridurre la minaccia rappresentata dalle armi di distruzione di massa.
Gli Stati Uniti sono favorevoli all’espansione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha poi proseguito Biden allargando il discorso sul multilateralismo. “Siamo impegnati in consultazioni con diversi Stati, e continueremo a promuovere una riforma per garantire l’ingresso di nuovi membri: dobbiamo porre fine agli ostacoli che troppo spesso hanno bloccato il progresso e il consenso all’interno di questo organismo”, ha detto, aggiungendo che le istituzioni globali devono essere più inclusive ed efficaci nella loro azione.
Il presidente Usa ha ricordato che la storia non deve plasmare il futuro. Richiamando alla memoria la sua recente visita in Vietnam, Biden ha detto che “per decenni sarebbe stato impossibile solo pensarlo: ma la storia ci insegna che gli avversari possono diventare partner, che le sfide possono essere risolte, e che le ferite possono essere guarite”. Ancora una volta, ha continuato, i leader del mondo si riuniscono ad un punto di svolta nella nostra storia. “Gli Stati Uniti hanno la responsabilità di guidare la comunità internazionale in questo momento così complesso, lavorando con tutti i Paesi del mondo e con i partner che condividono la nostra visione per il futuro”, ha concluso.
Biden ha spaziato anche sulle tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, che generano opportunità enormi, ma anche rischi altrettanto grandi. “Dobbiamo fare in modo che queste tecnologie non diventino strumenti di oppressione: stiamo lavorando per rafforzare la regolamentazione e garantire la sicurezza di queste tecnologie, prima della diffusione al pubblico”, ha detto, aggiungendo che “dobbiamo essere noi a governare queste tecnologie, e non il contrario”.
Sul cambiamento climatico Biden ha affermato che “la comunità internazionale deve prendere provvedimenti concreti per il contrastarlo. “Le ondate di caldo senza precedenti, gli incendi, la siccità nel Corno d’Africa, le alluvioni in Libia: sono solo alcuni esempi di quello che ci attende se non riusciremo a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili”, ha detto, aggiungendo che il cambiamento climatico è una “minaccia esistenziale per tutta l’umanità”. A tal proposito il presidente degli Stati Uniti ha detto di voler gestire la competizione con la Cina in maniera responsabile, per evitare un conflitto. “Continueremo a contrastare le azioni intimidatorie di Pechino, ma allo stesso tempo siamo pronti a lavorare insieme su questioni globali come il contrasto al cambiamento climatico”, ha detto.
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