Sarà domani pomeriggio un pre-consiglio dei ministri a dare il primo via libera al provvedimento del Governo sull’Autonomia regionale preparato dal ministro Roberto Calderoli. Giovedì invece sarà il vero consiglio dei Ministri ad approvare il testo frutto delle modifiche concordate, fa sapere da palazzo Chigi, tra i partiti della maggioranza. Una vittoria per Matteo Salvini e la Lega che posso spendere il via libera all’autonomia regionale nella delicata campagna elettorale per la regione Lombardia. Per Giorgia Meloni che non ha mai considerato la riforma dell’autonomia regionale una priorità del suo governo, il si alla Lega era scontato e obbligatorio per evitare altre tensioni dentro una maggioranza meno coesa di quel che si dice o si vuole presentare.
Il che non significa che il percorso parlamentare del provvedimento sia privo di inciampi e di trabocchetti. Nelle stesse fila di Fratelli d’Italia ma anche tra Forza Italia non sono pochi quelli che manifestano ampie perplessità su come l’autonomia viene declinata dalla Lega. Il candidato alla guida della Regione Lazio, un fedelissimo di Giorgia Meloni ha criticato il provvedimento o per meglio dire la filosofia stessa dell’autonomia che rischia, parole di Francesco Rocca, “creare cittadini di serie A e cittadini di serie B”.
E’ probabile che già nel pre-consiglio dei ministri di domani altre modifiche possano essere discusse prima che il testo definitivo approdi sul tavolo del Cdm di giovedì pomeriggio. I più ottimisti sono convinti che una volta presentato in Parlamento il testo del Governo non avrà una corsia preferenziale per l’approvazione e dunque prima di un anno è difficile possa diventare legge dello Stato. Resta la decisione di Giorgia Meloni di non irritare la Lega in vista del voto in Lombardia: la premier sa che un risultato negativo in termini di consensi per il partito guidato da Matteo Salvini, renderebbe più conflittuale e accidentata la strada dell’esecutivo.
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