L’Italia reclama la neutralità tecnologica europea. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, all’inaugurazione della gigafactory di Automotive Cells Company (Acc), gruppo detenuto da Stellantis, TotalEnergies e Mercedes, nel nord della Francia, a Billy-Berclau/Douvrin. “Dobbiamo ribadire che ogni tecnologia può e deve essere usata se rispetta gli obiettivi ambientali che ci siamo posti. E dobbiamo lasciare a ogni cittadino e impresa il diritto di utilizzare la tecnologia in piena libertà, anche rispetto alle risorse disponibili, purché ci permetta di rispettare gli obiettivi di sostenibilità ambientale”, ha aggiunto. Questo, ha assicurato il ministro, “sarà il nostro comportamento in ogni dossier europeo. Nella convinzione che dobbiamo coniugare le esigenze della sostenibilità ambientale con quella sociale del nostro continente. Solo così saremo liberi”, ha proseguito nel suo intervento.
Fra le grandi sfide alle quali l’Europa deve far fronte, ha poi aggiunto Urso, un’attenzione particolare va data all’autonomia nel mercato delle materie prime critiche. “Dobbiamo essere davvero autonomi sulle materie prime critiche. Non possiamo e non dobbiamo passare dalla subordinazione dal carbon fossile russo, pagato a caro prezzo in Europa con la guerra in Ucraina, al monopolio delle materie prime critiche che possiede la Cina. Non possiamo consegnare questo futuro ai nostri figli, non ne abbiamo il diritto”, ha affermato. “La Commissione europea deve fornirci dei chiari indirizzi per quanto riguarda gli obiettivi sulle materie prime critiche che dobbiamo raggiungere, affinché in poco tempo sia possibile estrarle e lavorarle in Europa e in Italia ,e raggiungere al più presto la nostra autonomia strategica”, ha proseguito Urso. Necessaria, infine secondo il ministro, la cooperazione commerciale con gli Stati Uniti.
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