Il ministro degli Esteri dell’India, Subrahmanyam Jaishankar, in visita a Canberra, ha incontrato il ministro della Difesa dell’Australia, Richard Marles. “Abbiamo scambiato opinioni sulla sicurezza regionale e globale. la nostra crescente cooperazione nella difesa e nella sicurezza garantisce un Indo-Pacifico in pace, prospero e basato sulle regole”, ha sintetizzato il ministro indiano su Twitter. Oggi, inoltre, Jaishankar ha trascorso “un’istruttiva mattinata con le forze armate australiane”, ribadendo l’importanza della cooperazione militare bilaterale per la regione indo-pacifica. Jaishankar ha precedentemente incontrato il ministro dell’Istruzione, Jason Clare, e l’omologa Penny Wong.
Il colloquio tra i due ministri degli Esteri, denominato “dialogo quadro”, è servito a fare il punto sulla partnership strategica bilaterale, a cominciare dai progressi sull’Accordo di cooperazione economica e commerciale (Ecta). Tra gli altri temi discussi, la difesa, la lotta al terrorismo, la mobilità delle persone, la formazione, la doppia imposizione, i minerali cruciali, il digitale, l’energia pulita e gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Inoltre, sono state scambiate opinioni sugli sviluppi globali e regionali e sulla collaborazione nell’ambito delle Nazioni Unite, del Quad, del G20 e di altri consessi.
Nella conferenza stampa con Wang, tra l’altro, Jaishankar ha respinto le critiche rivolte a Nuova Delhi per le relazioni “di lungo corso” con la Russia, difendendo in particolare le acquisizioni di sistemi d’arma da quel Paese. Le relazioni con Mosca “hanno senza dubbio servito adeguatamente i nostri interessi”, ha dichiarato il ministro. “Abbiamo un consistente inventario di armamenti di origine sovietica e russa, e si tratta di un inventario che è peraltro cresciuto, per differenti ragioni: sia per i meriti dei sistemi d’arma in sé, sia perché per diversi decenni i Paesi occidentali non hanno fornito armi all’India”, ha affermato. Il ministro ha poi menzionato indirettamente il Pakistan: “Pare anzi che l’Occidente preferisse come partner una dittatura militare a noi vicina”. Il ministro ha evitato di fornire anticipazioni in merito alla posizione che Nuova Delhi potrebbe assumere in sede Onu riguardo i recenti referendum nelle regioni dell’Ucraina occupate dalla Russia: “Per ragioni prudenziali e politiche, non forniamo anticipazioni in merito ai nostri voti”, ha detto il ministro indiano, aggiungendo che l’India “è chiaramente contraria al conflitto in Ucraina”, che “non serve gli interessi di nessuno, né dei partecipanti diretti, né della comunità internazionale”.
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