Torna a salire il valore Rt nazionale che, secondo quanto si apprende, si attesta a 1,06. La scorsa settimana il dato nazionale si fermava a 0,99. Nel dettaglio, nel periodo 10-23 febbraio l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,06 (range 0,98- 1,20), in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno per la prima volta in sette settimane. È il dato emerso dalla Cabina settimanale di regia, secondo quanto comunica l’Istituto superiore di Sanità. I cambiamenti di fascia entreranno in vigore da lunedì 8 marzo. A rischio zona rossa le regioni Emilia-Romagna e Campania, attualmente in arancione. Da circa dieci giorni infatti in Campania si contano più di duemila casi al giorno. In bilico anche l’Abruzzo, anche se il presidente della Regione Marco Marsilio è cautamente ottimista: “L’Rt sta ancora scendendo”. In tutte queste regioni sono già predisposte delle micro zone rosse o arancione rafforzate a livello locale. Possibile passaggio dalla zona gialla all’arancione per le regioni di Calabria, Friuli Venezia Giulia e Veneto, con Lazio e Puglia poco al di sotto dell’indice Rt all’1.
A preoccupare è la crescente diffusione delle varianti. “Le varianti del Covid-19, in particolare quella inglese, si stanno diffondendo all’interno del nostro paese. È un tema che ci preoccupa molto e rispetto al quale è stato necessario mantenere il sistema dei colori e misure restrittive”. Lo ha detto il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini. “Non avremmo mai voluto prendere decisioni così severe, come sulla chiusura della scuola, ma è stato necessario per le varianti”, ha aggiunto. “Stiamo cercando di comunicare in maniera puntuale ed essenziale le notizie che sono utili per i cittadini. Il Dpcm è stato anticipato rispetto all’entrata in vigore perché non vogliamo gravare sui cittadini e sull’organizzazione della loro vita”, ha concluso il ministro.
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