Fermate cinque persone per l’attacco al consolato a Barcellona. La Russa: “Forte preoccupazione”

Nell'atto vandalico contro il consolato italiano a Barcellona sarebbero state lasciate scritte sull'edificio in sostegno dell'anarchico Alfredo Cospito, attualmente detenuto al regime di carcere duro del 41 bis e in sciopero della fame

la russa

La polizia di Barcellona ha identificato cinque persone che sarebbero ritenute responsabili dell’azione vandalica avvenuta nella serata di ieri contro il consolato generale italiano a Barcellona. Secondo quanto apprende “Agenzia Nova”, le cinque persone, identificate tramite le telecamere di sicurezza del consolato, sarebbero state fermate e successivamente rilasciate dalla polizia locale.

Nell’atto vandalico contro il consolato sarebbero state lasciate scritte sull’edificio in sostegno dell’anarchico Alfredo Cospito, attualmente detenuto al regime di carcere duro del 41 bis e in sciopero della fame. Secondo quanto apprende “Agenzia Nova”, sul muro dell’edificio sarebbe stato scritto in catalano “Libertà per Cospito”, “amnistia totale”, e “Stato italiano omicida”.

Nella giornata di ieri a Berlino, inoltre, è stata anche incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’ambasciata d’Italia.

A quanto si apprende, le locali forze di polizia hanno effettuato i necessari rilievi scientifici ed investigativi. In ambedue i casi, fortunatamente, non si registrano danni a persone. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, subito informato, ha personalmente e immediatamente contattato l’ambasciata a Berlino e il consolato a Barcellona per esprimere la propria solidarietà e ha chiesto che venga fatta al più presto piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi. Il ministro ha disposto l’avvio immediato delle procedure per la verifica e il rafforzamento delle sedi diplomatiche e del personale impegnato.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha commentato: “Destano forte preoccupazione i ripetuti attacchi alle sedi diplomatiche italiane. È necessario e urgente capire quali siano i motivi e se vi sia una regia unica dietro questi atti criminosi. Al personale delle nostre ambasciate la mia sincera vicinanza”.

Immediata la reazione del presidente Giorgia Meloni: “Ho fatto pervenire la mia solidarietà e quella del governo italiano al Primo consigliere dell’ambasciata d’Italia a Berlino, Luigi Estero, per l’attentato che ha provocato l’incendio della sua automobile nella Capitale tedesca. A questo episodio si aggiunge la violazione del nostro Consolato generale a Barcellona con atti di vandalismo. Il governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche”.

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